Come i capponi dei Promessi Sposi
L’impressione che chi, come noi, si trova a salire ogni tanto le scale del Comune di Marano è quella dello sfascio più totale e l’immagine che, nella sua drammatica comicità, ne ricava a prima vista è quella dei famosi capponi che, mentre legati per i piedi e a testa in giù venivano sballottolati da Renzo che li portava in omaggio al dottor Azzeccarbugli, piuttosto che pensare al triste destino che li attendeva continuavano a beccarsi e a arruffarsi fra di loro peggiorando non poco la loro già più che precaria situazione
In realtà si tocca con mano l’aria di guerra totale fra le varie fazioni ogni giorno più numerose e fratturate che compongono quella che ci si ostina a chiamare maggioranza di governo e che tutto fa e a tutto si dedica meno che a governare e tentare di risolvere i problemi della città. Si guardano in cagnesco, si ammiccano l’un l’altro con risolini di scherno del tipo “non lo pensare, quello è stronzo”, e siccome questo viene detto da tutti nei confronti di tutti l’unica cosa che ti rimane difficile immaginare e chi potrebbe non esserlo
Salta la conferenza dei capigruppo
Il 15 giugno si è riunita la Conferenza dei Capigruppo che ha stabilito la data di un prossimo Consiglio Comunale, data che non si fa nemmeno in tempo a diramare che a tamburo battente arriva una ulteriore convocazione perché notizie dell’ultima ora parlano della necessità di spostarla più avanti
Relegati in uno stanzino dove anche secchi e scope si troverebbero a disagio, giovedì 18 giugno, con una buona mezzora di ritardo nei confronti dell’orario stabilito, si trovano a guardarsi in faccia, oltre al Presidente che aveva già fatto capire che la cosa non sarebbe andata liscia, i Capigruppo Alfiero, Baiano, Bertini, Migliaccio e, con l’affanno di chi ha fatto una corsa all’ultimo momento, la Consigliera Astarita. Mancano, guarda caso, i capigruppo del partito del Sindaco e dei diguidiani
Risulta chiaro come il sole che non si tratta di assenze casuali ma di precisi segnali di una rissa in atto, di un confronto muscolare in pieno svolgimento ed a questo punto Bertini e Migliaccio preferiscono allontanarsi per far risaltare in maniera piena e inequivocabile l’inutilità e l’incapacità di una maggioranza che non riesce più nemmeno a garantire il numero legale alla conferenza dei capigruppo. Facile pensare che fra gli argomenti all’ordine del giorno del programmato Consiglio Comunale ce ne sia qualcuno che a qualche consigliere sta particolarmente a cuore e di conseguenza scatta il meccanismo della contrapposizione per ridurre a più miti consigli chi ha alzato l’asticella delle pretese. Ormai è guerra totale che travolge tutto e tutti ma che soprattutto travolge una incolpevole città che ogni giorno sprofonda sempre più.
Obbiettivo “galleggiare”
I segnali di disfacimento sono tanti e tali che non si riesce a capire quale possa essere la ragione per la quale insistono a rimanere abbarbicati alle poltrone producendo… guai ogni volta che fanno qualche movimento di assestamento; sarà il fatto, abbastanza meschino in verità, che nessuno se ne vuole andare, saranno gli impegni presi e non mantenuti che li costringono a prendere tempo prima che qualcuno si decida a presentare il conto, sarà quello che volete ma quello che sembra certo è che l’obbiettivo, unico e irrinunciabile, è rimasto quello di galleggiare finché dura e la famosa storia, tutta nostrana, che dice che “simm tutt purtuall” torna prepotentemente di attualità… il fatto però è che noi sulla superficie limacciosa e stagnante dove galleggia di tutto non riusciamo a distinguere ‘e purtuall.