Jul 9 - DUELLO RUSTICANO: PARTE SECONDA - Scontri all’arma bianca fra il Sindaco e la sua maggioranza

Jul 9 - DUELLO RUSTICANO: PARTE SECONDA - Scontri all’arma bianca fra il Sindaco e la sua maggioranza

 
Atto primo
Era soltanto 20 giorni fa che la maggioranza che, almeno a parole, sostiene l’amministrazione Liccardo mandò un segnale fortissimo al Sindaco per fargli capire che doveva scendere a patti e lo fece facendo mancare il numero legale alla riunione di Consiglio Comunale nella quale si doveva approvare il rendiconto di gestione. Regolarmente in seconda convocazione il rendiconto fu approvato perché, a un anno dalle elezioni, nessuno ha interesse a mandare tutto a carte quarantotto e nessuno vuole tornarsene a casa ma fu chiaro a tutti che sotto la cenere covava un fuoco che sarebbe divampato alla prima occasione, tanto che nell’articolo apparso sul Blog il 19 giugno con il titolo “Maggioranza tira e molla” (clicca qui) chiudevamo dicendo “…le ostilità riprenderanno più violente che mai in attesa di un altro appuntamento fatidico: il bilancio previsionale del 2014.”
 
Atto secondo
Puntuale come la morte l’appuntamento fatidico è arrivato; il 31 luglio, ultima data utile per l’approvazione del bilancio, si sta avvicinando e con la precisione di una bomba a orologeria gli scazzi sono riesplosi più violenti di prima, pare ci sia chi ha battuto i pugni sul tavolo, sembra siano volate parole grosse e pare che il nostro bambinone acqua e sapone, che la sorte ha destinato a sindaco di Marano, abbia letteralmente perso le staffe apostrofando i suoi compagni di cordata con “parole e epiteti irrepetibili” proferiti nella pubblica piazza con sorpresa e scandalo degli astanti che per un attimo sono rimasti in dubbio se chiamare i carabinieri o il centro di salute mentale (e così cade anche la maschera ingannevole del “moderato” che non alza mai la voce e preferisce dialogare invece di attaccare)
Non sorprendono ormai più di tanto le improvvise esplosioni paraschizoidee di un Sindaco che in tempi non sospetti abbiamo segnalato essere in preda a una crisi di nervi e non impressiona nemmeno il fatto che i maldipancia dei consiglieri che hanno qualche pretesa da avanzare arrivino puntualmente nell’unico momento della vita istituzionale in cui il loro voto è decisivo per il destino della amministrazione e se lo vendono caro; ma questa volta ci sembra che il tono dello scontro abbia raggiunto livelli di un parossismo senza precedenti e il fatto che il gruppo dei “diguidiani”, offeso in pubblico dal Sindaco, ora pretenda dal primo cittadino delle pubbliche scuse infila i contendenti in un pericoloso cul de sac perché o il Sindaco presenta le sue scuse e perde la faccia o non le presenta e i dissidenti dovranno trovare il modo di uscirne senza troppi danni facendo buon viso a cattivo gioco
 
Le voci di dentro
Sappiamo benissimo che gli appetiti più reconditi vengono motivati sempre con nobili proclami e che gli interessi meschini vengono mascherati con asserzioni di grande dedizione al bene della città, ma anche in questo contesto le parole hanno un loro significato e se dall’interno della maggioranza partono accuse di “immobilismo” verso l’amministrazione c’è da credere che quando noi diciamo che Liccardo in un anno non ha tirato un ragno dal buco diciamo solo una parte di verità
E’ fuori discussione il fatto che dall’immobilismo questa amministrazione non uscirà se Tagliaferri diventa assessore o se si rimpasta in una qualunque maniera la giunta; la farina è quella, la puoi impastare come vuoi ma il risultato non cambierà; per rilanciare l’attività amministrativa ci vuole intelligenza, abilità, genialità, cultura di governo: tutti requisiti che nella Giunta e nella maggioranza latitano miserevolmente anche perché il buon Liccardo ha fatto bene attenzione a non mettersi vicino chi fosse una spanna più alto di lui che non è un gigante
 
Come andrà a finire
Saremo ancora una volta facili profeti: ognuno sparerà tutte le sue cartucce cercando di portare a casa almeno qualcosa di quello che candidandosi aveva in mente di racimolare, ma tutti i contendenti sanno che si tratta di cartucce a salve perché nessuno di loro porterà il gioco oltre la linea del non ritorno, perché nessuno vuole andarsene a casa, tutti minacceranno di tutto ma alla fine tutti insieme “responsabilmente” approveranno il bilancio; poi riprenderà la guerra di logoramento di tutti contro tutti, quella che ogni giorno passerà sui bisogni della città e alla fine sarà la città a logorarsi e a spegnersi.
 
 

E parlavano di rinnovamento……..