Jul 5 - CON L’ALTRA EUROPA RIPARTENDO DAI TERRITORI - La rifondazione della sinistra a partire dall’Area Nord di Napoli

Jul 5 - CON L’ALTRA EUROPA RIPARTENDO DAI TERRITORI - La rifondazione della sinistra a partire dall’Area Nord di Napoli

Nella serata di giovedì 3 luglio, nella Sala Cavallo, si sono dati appuntamento i militanti che nell’area nord di Napoli nelle recenti elezioni europee hanno sostenuto la lista “L’Altra Europa con Tsipras”; si sono incontrati i militanti di Marano (L’Altra Marano, Rossodisera, Rifondazione Comunista, SEL, Walk in night) con quelli di Qualiano, Mugnano, Villaricca, e Giugliano per contribuire a dare vita, partendo dal basso e dai territori, a un nuovo soggetto politico di sinistra che prendendo le mosse dall’esperienza e dai risultati elettorali, in prosecuzione con il progetto e il programma europeo, prendendone a riferimento i valori fondanti, si strutturi in dimensione nazionale e locale
Un confronto ricco di spunti, riflessioni e idee che si è snodato su tre direttrici principali: un contenuto ideale e politico che rimetta al centro i principi e i concetti di una sinistra anticapitalista e radicale; una organizzazione interna basata sulla militanza e sulla partecipazione; linee programmatiche di base che affondino le loro radici nel vissuto reale sia per quanto attiene il progetto nazionale che per quanto attiene alle proposte più  propriamente locali
 
Le idee fondanti
La riorganizzazione radicale della società umana che consideri il capitale come un mero strumento a servizio dell’uomo e dei suoi bisogni e diritti fondamentali si pone come urgente e necessaria dopo che i guasti prodotti da un capitalismo liberistico e esasperato hanno dato vita a un mostro che produce masse sempre più vaste di disperati e li stritola senza pietà. Il nuovo soggetto politico non può non essere orientato a questo scopo nella consapevolezza che i percorsi possono e debbano essere molteplici, diversi nella organizzazione e nei riferimenti ideali e politici ma sostanzialmente confluenti verso l’obbiettivo comune
 
Il contesto politico nazionale
Con il Partito Democratico che si è massivamente spostato al centro, con una sostanziale conferma della occasionalità strutturale del Movimento Cinque Stelle, con la frantumazione dei partiti della sinistra radicale che si sono praticamente messi fuori gioco, lo scenario nazionale presenta un sostanziale duopolio tutto di centro fra quello che resta di un centro destra ormai  disperso in mille rivoli e sempre più orfano di Berlusconi e un centro che si chiama PD e che è diventato il riferimento per gran parte dell’elettorato (quella che è andata a votare) ma che non riesce più a marcare la differenza con la forza politica che formalmente gli è antagonista ma con la quale si fonde e confonde quotidianamente in quel pastrocchio orribile che è il cosiddetto “governo delle larghe intese” che sta sempre più diventando un pericolo grave per la democrazia.
E’ rimasto praticamente del tutto scoperto il lato sinistro della società ed è la congiuntura giusta per occuparlo con una proposta politica forte, credibile e chiara, con un nuovo soggetto che raccolga la protesta dei ceti deboli condannati alla disperazione e esclusi dai momenti decisionali, che ne sappia interpretare le esigenze e trasformale in vertenze sociali, che abbia le idee chiare sul come risolvere la crisi senza che ci siano morti e feriti nelle classi deboli, che parli a quel 50% di elettorato che non è andato a votare perché non ha più scelta, a quella parte del PD che credeva di lavorare per la sinistra, a quelli che avevano pensato che nelle proposte di Grillo ci fosse una pur evanescente idea di sinistra. Potrebbe essere il momento di una Syriza italiana
 
Le linee progettuali generali
La pace al primo posto, la salvaguardia della democrazia rappresentativa, il lavoro e i diritti dei lavoratori, la necessità di rimettere in circolo le masse spaventose di denari accumulate nelle mani di pochissimi, la tutela dei diritti di tutti e soprattutto dei più fragili, la difesa dei beni comuni a partire dalla scuola, dall’acqua, dalla salute… il progresso sociale al posto del rigore…
 
Le linee progettuali per l’Area a Nord di Napoli
La tutela del territorio, la bonifica delle aree inquinate, la promozione delle attività produttive e la creazione di opportunità lavorative, i trasporti…
 
L’organizzazione
Il nuovo soggetto politico deve essere plurale, avere una struttura non verticistica e ognuno conterà per sé e non per quanto conta il movimento o il partito a cui eventualmente appartenga, dovrà essere profondamente radicata nei territori e avere nella militanza il suo punto di forza.
 
Questa in breve la sintesi di quanto si è discusso nella riunione che si è conclusa con la costituzione di un coordinamento intercomunale provvisorio che porterà le idee emerse nel dibattito alla assemblea regionale del 9 luglio e a quella nazionale del 16.
 

La discussione è appena cominciata, a prossimi incontri l’opportunità di approfondirla, ampliarla e trasformarla in progetto.