JUL 21 - TUTTA UN’ALTRA STORIA… - I tredici anni che avevano cambiato Marano

JUL 21 -   TUTTA UN’ALTRA STORIA… - I tredici anni che avevano cambiato Marano

 
Premessa
La storia di Marano non è solo storia di malavita ma anche storia di vita, storia di un riscatto avviato, storia di una città che ha avuto l’occasione di mettere in campo potenzialità insospettate, è riuscita a recuperare ritardi abissali, a portarsi all’altezza dei tempi e proiettarsi verso un futuro di eccellenza
E’ storia vera, trascorsa in un quotidiano che, nel suo scorrere normale, non ha consentito a chi l’ha vissuta di percepirne la portata ma che prende forma e si delinea in tutta la sua concretezza se si ripercorre a distanza di tempo e, partendo da quello che eravamo, si riscopre quello che eravamo stati capaci di diventare e si riesce anche a capire quello che abbiamo perduto da quando questo percorso si è interrotto con il ritorno a quella “paesanità” che è la madre di tutti i mali [cliccaqui se vuoi saperne di più sul termine “paesanità”]
Continuiamo a raccontare la storia di quell’ altra Marano riproponendo in varie puntate il resoconto alla città fatto alla fine dei tredici anni di amministrazione Bertini e consegnato a tutte le famiglie in un libretto denso di cose.
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Due importanti precisazioni:
La storia fotografa lo stato dei fatti a marzo 2006 e ovviamente non tiene in conto del fatto che dopo sono passati Perrotta, Cavallo e qualche commissario. Per facilitarne la lettura in termini storici alcuni capitoli sono divisi in due parti, una intitolata “Come era” che viene scritta in corsivo, l’altra che si intitola “Come è” e racconta come stavano le cose attualizzate a marzo 2006
 
 SANITÀ E IGIENE URBANA
 
 
La sanità
 
 
COME ERA
I cosiddetti Uffici Sanitari – USL – erano sistemati nei locali dell’ex caserma dei Carabinieri in Via Mallardo, locali assolutamente inadeguati e in condizioni igieniche indegne, un po’ come i servizi la cui qualità dipendeva esclusivamente dalla buona volontà dei singoli operatori; prenotazioni a tempi infinti e servizi discontinui. Non c’era un servizio ambulanze ed erano frequenti i casi in cui i mezzi di soccorso arrivavano fuori tempo massimo.
Completamente fuori controllo il randagismo canino con torme di cani che assediavano la città sia al centro che in periferia e con animali affetti da leihismaniosi che circolavano liberamente per le strade. I servizi di derattizzazione e sanificazione erano quelli di routine.
 
 
COME E’
  1. Le strutture sanitarie
Marano è sede di distretto sanitario con uffici, ambulatori e servizi raccolti in un moderno edificio di recente realizzazione, costruito con la specifica finalità di “distretto sanitario” su un’area di proprietà del Comune ceduta gratuitamente al Sistema Sanitario allo scopo di favorire al massimo la collaborazione fra ente locale e servizio sanitario; i servizi sono di prim’ordine e il grado di soddisfazione dell’utenza è decisamente elevato. Funziona un servizio di Guardia Medica ed è attivo il SAUT che è un centri di primo soccorso. Marano è sede di 118 il servizio centralizzata per le ambulanze
E’ in arrivo una macchina medicale che servirà la periferia di San Rocco dove sono già stati predisposti i locali
 
  1. La salute animale
Con un sistema innovativo che ha fatto scuola in tutta Italia e ha fatto da riferimento anche nella stesura della recente legge regionale in materia è stato affrontato il problema del randagismo canino; un sistema articolato in varie fasi.
Escluso in partenza il ricorso ai canili sia perché disumani e vere e proprie bombe ecologiche sia perché, con il numero dei cani che abbiamo trattato, avremmo dovuto sostenere una spesa di circa 5 miliardi di lire in 5 anni, si è attivato un percorso di questo tipo:
o   una convenzione con gli ambulatori veterinari consentiva l’effettuazione dell’anagrafe canina a titolo gratuito e questo per prevenire l’abbandono
o   sono stati catturati circa 1200 cani (alcuni dei quali certamente provenienti dai territori limitrofi), ognuno di questi è stato anagrafato, sterilizzato, sottoposto al test della leihsmania, vaccinato,  sottoposto a profilassi e reimmesso nel territorio di appartenenza in condizioni di salute controllate
o   fra i cani catturati più di 100 sono risultati affetti da lehismaniosi, altri irrimediabilmente aggressivi sono stati sottoposti a eutanasia
o   si è incentivata l’adozione dei randagi mediante la creazione di un sito Internet dove i cani disponibili sono presenti in fotografia con tutti i dati che li riguardano e si è sostenuta e si sostiene ancora l’adozione con un contributo farmaceutico-sanitario e con un contributo di 200 euro all’anno. I cani adottati con il sostegno comunale sono più di 200
o   l’ultimo censimento fatto dalla Polizia Municipale ha rilevato sul territorio comunale la presenza di 98 cani in tutto
o   è stato costruito a spese del Comune un modernissimo ospedale veterinario destinato ai randagi che è l’unico nell’Italia Meridionale e fra i primi in Italia per attrezzature e qualità
o   a Via Arafat si è realizzata la prima “area per cani”: un giardino mpi, recintato, ben attrezzato dove i cani possono essere lasciati liberi e dove fanno i loro bisogni senza imbrattare i marciapiedi. Visto l’ottimo  risultato si conta di distribuire in città almeno 10 di queste aree liberando i cittadino dall’incubo delle cacche di cane sui marciapiedi.
 
            I costi sostenuti dal Comune (a parte quelli per la costruzione dell’ospedale) per tutto l’intervento sul randagismo superano di poco i 150.000 euro a fronte dei quasi 2,5 milioni di euro che sarebbe costato il ricovero in canile
 
            Oggi convivono in armonia con i cittadini di Marano poco più di 100 cani che ormai sono cani di quartiere e che godono ottima salute.