JAN 5 - ANGELO NELLA CITTA’ DEI BALOCCHI… si balocca a fare il Sindaco

JAN  5   -   ANGELO NELLA CITTA’ DEI BALOCCHI… si balocca a fare il Sindaco

C’era una volta

C’era una volta il Consiglio Comunale dei Bambini e c’era la Giunta dei Bambini… in alcune scuole, per facilitare il primo approccio degli alunni con le istituzioni  e avviarli a diventarne un domani i protagonisti, venivano organizzate delle vere e proprie elezioni con le quali i piccoli futuri cittadini di Marano sceglievano Sindaco e Assessori e si avviava un primo embrione di gestione democratica con una partecipazione che, almeno per i primi tempi, era entusiastica e convinta
Poi la cosa è finita lì vuoi perché insegnanti e dirigenti hanno cominciato a avere sempre meno stima e fiducia delle istituzioni e hanno pensato bene di non prendersi altre responsabilità nei confronti dei loro alunni, vuoi perché qualche Sindaco, cominciando a temere la concorrenza, ha preferito non dare ulteriore seguito all’esperienza

In realtà sembra che non tutti se ne siano resi conto che la cosa è finita forse perché non è che con la scomparsa della Giunta dei Bambini siano del tutto scomparsi i bambini dalla Giunta, anzi ci sono episodi anche recenti che fanno seriamente pensare che, nonostante il sussiego e la prosopopea con i quali interpretano il ruolo come se fossero grandi, Sindaco e Assessori in molti casi si comportino come dei bambini  nemmeno troppo intelligenti.

Per spiegarci meglio veniamo a raccontare quello che è successo con la tribolata faccenda di Via Veneto

 

L’antefatto

La storia per certi versi risibile e per altri drammatica del contrastato senso di marcia di Via V. Veneto approda in Consiglio Comunale nella seduta del 22 dicembre e i nostri lettori possono recuperarla nel dettaglio andandosi a rileggere l’articolo apparso sul Blog nello stesso giorno sotto il titolo “Un Sindaco a rimorchio” (clicca qui). Nel corso del dibattito interviene il Consigliere Bertini che senza mezzi termini e in maniera diretta afferma che l’inversione del senso di marcia è stata un favore fatto dal nuovo comandante della Polizia Municipale al Dott. Luigi De Biase, storico e potente Dirigente del Comune di Marano che il caso vuole abiti proprio a Via Veneto e qui nasce un autentico putiferio

Luigi De Biase contatta l’Altra Marano per precisare che lui con la decisione del supercolonnello non ha niente a che vedere e l’Altra Marano si dichiara disponibile a accogliere e pubblicare un suo intervento di rettifica; il Dirigente invece ci ripensa e preferisce stilare un comunicato, che dirama a tutti gli organi locali di informazione, con il quale oltre a precisare il suo punto di vista nel merito si lascia andare a un attacco assolutamente improprio alla politica e uno all’Amministrazione rea, a suo dire, di non averlo difeso adeguatamente

 

Il Sindaco si indispettisce

A questo punto cosa ti combina il Sindaco di Marano? prende carta, penna e calamaio e di suo proprio pugno (la sua mancanza di dimestichezza con la grammatica e la sintassi sono un segno inconfondibile) scrive un comunicato che trasmette personalmente ai media locali con il quale stigmatizza “un certo costume che impera nel nostro comune”  e dice un sacco di cose contro il Dott. De Biase il cui comportamento “è non solo cosa di gravità inaudita dal punto di vista della violazione del ruolo (Liccardo style) ma è cosa ancor più grave perché la rabbia spinge lo stesso De Biase a fare accuse gravissime ecc.”; nota fra l’altro il primo cittadino di Marano che “il problema è che De Biase è al Comune di Marano da trenta anni…e in questi trenta anni il nostro Dirigente ha utilizzato la politica ed i suoi esponenti”  prosegue sempre rivolto alla città “chiediamo espressamente al Dott. De Biase di fare nomi e cognomi di coloro che nutrono interessi personali sulla vicenda e di chiarire l’affermazione ”; conclude infine il Capo dell’Amministrazione parlando a chi legge il comunicato “chiediamo al Dott. De Biase se non ritenga opportuno, vista la grave violazione dei suoi doveri di fedeltà all’Ente da cui dipende di valutare la sua posizione”

 

Ecco un Sindaco che si comporta da bambino

E’ normale che un bambino che ha subito un torto vada piangendo a raccontarlo alla mamma chiedendo la giusta riparazione ma non ci sembra per niente normale che il Sindaco di una città di oltre 60.000 abitanti vada a lamentarsi con la città del comportamento di un dipendente del Comune che per il fatto stesso che è Dirigente significa che gode della sua fiducia incondizionata. A parte la buona abitudine di lavare in famiglia i panni sporchi è normale che se al Comune “impera un certo discutibile costume” tocchi al Sindaco sradicarlo e se un Dirigente ha compiuto atti “di una gravità inaudita… ha utilizzato a suo vantaggio la politica e i suoi esponenti… ha violato i doveri di fedeltà all’Ente” un Sindaco che sappia cosa significhi essere Sindaco non va a raccontarlo ai cittadini, non chiede al reo di “valutare la sua posizione”  ma con l’autorità che compete a lui e a lui solo chiama il reprobo nel suo ufficio e gli comunica le sue decisioni; non è poi nemmeno tanto edificante notare che mentre chiede al Dott. De Biase “di fare nomi e cognomi” (che fra l’altro lui conosce benissimo) evita di firmarsi confondendo la sue responsabilità in un anonimo “firmata (!) l’Amministrazione Comunale”.

 

Una decisione da uomo

In  una situazione di questo tipo un uomo che sia un uomo non ha che una di queste conclusioni davanti a sé: o tutto quello che ha detto è vero e allora il Dott. De Biase non può rimanere nemmeno per altri cinque minuti a coprire il ruolo che ricopre o non è vero e allora il Sindaco avrebbe il sacrosanto dovere di scusarsi prima con l’interessato e poi con la città per essersi lasciato andare a uno sfogo… ma chi ha sulle spalle la responsabilità di una città non ha la libertà di sfogarsi come e quando gli pare.

 

Tutto può succedere meno che una cosa di questo tipo possa finire a tarallucci e vino.