Giugno 28 - PUNTO DI VISTA : Ragionando dopo il voto
A distanza di due settimane dall’esito finale delle elezioni amministrative del nostro comune, torniamo nuovamente sull’argomento elettorale non perché sia nostra intenzione essere pedanti e ripetitivi, ma semplicemente perché riteniamo doveroso trattare in maniera più chiara e definitiva alcuni punti sui quali abbiamo basato l’intero modus operandi della nostra campagna elettorale.
Dopo l’esito del primo turno a seguito del quale per una manciata di voti siamo finiti al ballottaggio contro la abnorme coalizione di Liccardo, avevamo parlato di una lotta impari che aveva assunto connotati ancor più evidenti all’approssimarsi del secondo turno elettorale.
Per sottolineare maggiormente la disparità di forze messe in campo abbiamo preso in prestito uno dei più conosciuti racconti biblici: Davide e Golia, proprio a testimonianza dell’enorme difficoltà che avremmo dovuto sostenere.
Secondo una prassi che ci è propria, all’indomani dei dati ufficiali, abbiamo ritenuto d’obbligo porci una serie di domande ed analizzare le differenti situazioni che ci hanno condotto ad un esito sicuramente non entusiasmante tanto per noi, quanto per la coalizione vincente di Liccardo.
Uno dei dati che sin dal primo turno è apparso preoccupante ha riguardato il forte astensionismo da parte di chi ha deciso che recarsi alle urne sarebbe stata una inutile perdita di tempo ed ha consentito che sulla totalità degli aventi diritto al voto (46.487 votanti), circa la metà decidesse per l’intera cittadinanza, lasciando in tal modo le sorti della città nella mani del centro destra.
Le nostre riflessioni sono state improntate e continueranno ad esserlo, proprio sul dato record dell’astensionismo in quanto è fondamentale capire cosa non ha funzionato nel coinvolgimento generale di una cittadinanza che pare si senta sempre più lontana dalla politica, il tutto probabilmente, in perfetta linea con quel distacco dalle istituzioni, maturato anche a livello nazionale.
Eppure il nostro programma era chiaro e lo è stato per gli oltre 8.000 votanti che hanno deciso di accordarci la propria fiducia credendo con noi nella realizzazioni di quanto abbiamo illustrato nel corso dei mesi precedenti.
Gli 8.000 votanti hanno un peso notevolissimo, ma purtroppo, come spesso accade, gli scenari sono talmente labili da cambiare in un battito di ciglia e nonostante noi fossimo stati consci della situazione, non essere arrivati al governo della città per soli 1.600 voti lascia quell’amaro in bocca tipico di una circostanza non nettamente definita.
In base a quanto detto, uno dei dati che risulta essere alla base della nostra linea di condotta e che possiamo tranquillamente esibire come una sorta di marchio distintivo del nostro operato è la coerenza che ci ha contraddistinti.
Nel corso dei mesi che hanno preceduto la campagna elettorale, quando noi risultavamo essere l’unica coalizione con le idee chiare, con un programma e con un candidato sindaco che fosse espressione delle nostre idee, abbiamo sempre rifiutato eventuali aperture che ci avrebbero potuto garantire maggiore sicurezza in termini numerici; consci che la politica è fatta anche di cifre, abbiamo però ritenuto doveroso porre l’accento sull’onestà dei nostri intenti e sulla trasparenza delle nostre azioni, decidendo in tal senso di mantenere una linea di condotta che ci consentisse di non apparentarci con chi pur garantendoci un bacino di voti tali da consentirci, eventualmente, di superare la coalizione di Liccardo, avrebbe però potuto farci correre il rischio di snaturare il nostro progetto.
Abbiamo preferito correre il rischio di perdere, ma mantenere agli occhi della cittadinanza quella coerenza che soprattutto oggi appare una qualità rara e semi sconosciuta.
Abbiamo ritenuto valido provare a vincere unicamente con i nostri modesti mezzi e con quella selettività che ci ha fatto accordare la fiducia da parte di quelle 8.000 persone che con noi hanno creduto possibile governare la città secondo le nostre idee.
La campagna elettorale è finita, ma il periodo post elettorale non è sicuramente meno impegnativo ed a tal proposito sono tante le iniziative per le quali sarà necessario impegnarsi attraverso quella dedizione che ci ha contraddistinto ed animati, con il fine di aiutare chiunque abbia bisogno di supporto.
Eleonora Giordano