Giugno 28 - LICCARDO: SARA’ UN BLUFF? Andiamo a vedere
Andando a riordinare le carte della recente campagna elettorale ce ne è capitata fra le mani una che ci ha particolarmente incuriosito perché ci mette in condizione di vedere da subito se il ragazzo diceva sul serio o scherzava quando a pochi giorni dal voto prendeva impegni importanti come quelli che vediamo riportati nel volantino che riproduciamo in bella evidenza.
Riduciamo i privilegi della politica. Sarebbe utile sapere se la frase è stata estrapolata da un discorso di Peppe Grillo o se effettivamente si tratta di un impegno serio che il neo sindaco assume in prima persona riferendosi alla città di Marano di Napoli; in questo secondo caso vorremmo fare cosa utile ai nostri lettori indicando loro quali potrebbero essere i privilegi dei quali gode la politica a Marano immaginando ovviamente che con questo il nostro serafico primo cittadino non intenda quelle manovre sottobanco che alla fine consentono ai consiglieri comunali di recuperare i soldi spesi per la campagna elettorale. Abbiamo frequentato per anni i luoghi della politica maranese e non ci sembra di aver mai individuato ambiti privilegiati che meritassero un minimo di attenzione a meno che non si voglia rispolverare l’idea meramente populista (dalla quale non è avulso il personaggio che ha dispensato perline colorate per tutta la campagna elettorale) della “macchina blu” perché di una macchina, magari di un Panda, il Sindaco ha bisogno per potersi muovere in autonomia senza aspettare che si liberi un’auto di servizio della Polizia Municipale o il furgoncino del servizio idrico; oppure non si voglia parlare dell’uso dei telefonini di servizio a disposizione degli assessori sui quali potrebbe incentrarsi l’azione moralizzatrice del capo della amministrazione che potrebbe assumere la decisione storica di limitarne l’uso dando immediatamente l’impressione di non fidarsi nemmeno un po’ delle persone alle quali ha affidato le deleghe. Ovviamente la nostra fantasia non riesce a compensare quella di chi ha inventato le strisce rosa per le donne incinte e nulla toglie che anche su questo versante arrivi a meravigliarci con gli effetti speciali.
Riduciamo l’IMU. Su questo argomento vorremmo che arrivassero veramente da subito segnali concreti di un’intenzione seria e non sarà difficile distinguere il bluff dagli impegni concreti. Con una cazzimma unica il Commissario si è guardato bene dall’approvare il bilancio comunale prima di andarsene, insalutata hospite, da Marano; ma ha invece approvato l’aliquota IMU confermandola ai massimi livelli e nei giorni scorsi molti cittadini hanno dovuto già sborsare cifre considerevoli; a questo punto non vorremmo che angelicamente il Sindaco Liccardo se ne uscisse dicendo di non poter fare più niente a fronte di decisioni già assunte dalla Dott. Tramonti perché, in perfetto ossequio con il verbo del suo massimo riferimento politico il Cav. Silvio Berlusconi, lui sa benissimo che può rimborsare la parte eccedente fra quella imposta dal Commissario e quella che lui avrebbe intenzione di imporre e i funzionari comunali sanno benissimo che esiste l’istituto dell’autotutela con il quale una delibera di Giunta può revocare quella del Commissario.
Farà questo Angioletto Liccardo o più machiavellicamente, davanti alle difficoltà della Dott.ssa Gargiulo a far quadrare i conti, inventerà mille astrusi motivi per rimandare una decisione a tempi migliori? Eppure il volantino parla chiaro: “alla prima delibera di Giunta riduciamo l’IMU”: gli uomini si misurano dai fatti, andiamo a vedere qual è la misura di un uomo chiamato pochi giorni fa a fare il Sindaco.
Riduciamo l’IRPEF. Ci meraviglia un po’ il fatto che gli esperti che lo accompagnano passo passo non gli abbiano fatto notare che l’IRPEF l’aumenta o la riduce il Consiglio dei Ministri e che tutt’al più il Sindaco di una città può manovrare sull’addizionale comunale, ma non si tratta nemmeno di una grande sorpresa perché un po’ alla volta abbiamo conosciuto anche gli esperti e il livello non ci sembra sia molto diverso. Sul versante dell’IRPEF il Commissario pare non abbia assunto alcuna decisione lasciando alla amministrazione subentrante tutta intera la responsabilità della scelta e siamo più che sicuri che l’esperienza professionale che l’accompagna e alla quale si è ripetutamente richiamato in vari passaggi durante la campagna elettorale gli suggerirà la mossa giusta pensando prima ai conti del Comune e poi, magari, a quelli delle famiglie alle quali non si farà scrupoli di ridurre i servizi o deprimerne la qualità.
Non dovrebbe essere molto lontana la convocazione della prima Giunta: andiamo a vedere.