Giugno 24 - L’ALTRA MARANO ALLE ELEZIONI per vincere e misurarsi

Giugno 24 -  L’ALTRA MARANO ALLE ELEZIONI per vincere e misurarsi

 
SPECIALE ELEZIONI
 
Sabato 29 giugno sarà in edicola il secondo numero de L’Altra Marano con un inserto interamente dedicato alle elezioni. Ne anticipiamo il contenuto cominciando dal primo articolo
 
L’ALTRA MARANO ALLE ELEZIONI
per vincere e misurarsi
 
L’Altra Marano è Centro di Impegno Politico
e si costituisce come punto di incontro di donne e uomini di ogni età, estrazione sociale e culturale, di posizioni politiche non sempre collimanti che insieme hanno deciso di vivere “politicamente” il loro tempo entrando nel vivo dei problemi che assillano il vissuto quotidiano di Marano, cercando di  sviluppare dall’interno la voglia e la capacità di reagire e lottare per la tutela dei diritti di ognuno e in particolar modo di chi non ha santi in paradiso, costruendo un percorso di democrazia vissuta e partecipata nella quale ognuno sia protagonista e parte viva e vitale di una città che è sua e alla quale sente di appartenere a pieno titolo. Sono più di cinque anni che L’Altra Marano è protagonista di mille lotte e mille vertenze dalla parte dei cittadini diventando il punto di riferimento spontaneo e affidabile di chiunque abbia bisogno di qualcuno che lo aiuti a far valere un diritto e combatta con lui per vederselo riconosciuto.
Pensando a giusta ragione che, invece di aprire una vertenza per ogni cosa che non va e impegnarsi in un numero infinito di battaglie per far cambiare un numero altrettanto infinito di decisioni sbagliate, sia più naturale, più efficace e meno defatigante portare la gente al governo della città e produrre così le scelte giuste che riscontrino le esigenze fondamentali dei cittadini
L’Altra Marano alle elezioni
 
L’Altra Marano, quando arriva il momento delle elezioni amministrative, si trasforma in lista civica e partecipa alla competizione elettorale costituendosi in coalizione con altri soggetti che abbiano un vissuto di impegno sociale dello stesso tipo (Rifondazione Comunista, Città in Movimento, Officina), candidando per il Consiglio Comunale quelli che, aldilà di quanti voti possano racimolare, ne rappresentano al meglio le tensioni politiche, sociali e culturali e proponendo alla città un sindaco che rappresenti al meglio lo spirito del gruppo e porti con sé un bagaglio di esperienze in grado di garantire un’efficace azione di governo.
E’ con questo spirito che si va alle elezioni con l’intenzione seria e motivata di vincerle per dare alla città un’amministrazione che ne rappresenti le istanze più autentiche e per misurare nei fatti il consenso che hanno prodotto anni di lavoro intenso e fattivo nel corpo vivo di Marano ed è con questo spirito che abbiamo partecipato alle elezioni del 26 maggio 2013 portando al ballottaggio il nostro candidato sindaco e ottenendo i risultati che i numeri illustrano meglio di ogni dotto e arzigogolato ragionamento.
 
Le ragioni dei numeri
I cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Marano sono 46.487; al primo turno sono andati al voto 28.504 elettori (pari al 61,34% contro il 70% del 2011) e se ne sono stati a casa 18.343; al ballottaggio il numero degli astenuti aumenta a 28.890 (pari al 59,98%) e al voto vanno solo 18.283 elettori (40,02%); Liccardo al primo turno incassa 13.815 (49,67%) preferenze (esattamente il numero da loro preventivato) Bertini porta a casa 7.798 voti (28,03%); Palladino ha 6.198 voti (22,28%); le liste di Liccardo raggiungono il 54,91% ( per 1.402 voti prendono la maggioranza in consiglio comunale) e impediscono così che in caso di vittoria al ballottaggio scatti il premio di maggioranza per la coalizione Bertini; le nostre liste hanno il 19,62 % dei consensi mentre quelle di Palladino raggiungono il 23,07%. Al ballottaggio il risultato vede Liccardo aggiudicarsi 9.968 voti (4496 in meno del primo turno) con il 54,52%, Bertini ottiene 8.315 voti (517 in più) con il 45,48% e per poche centinaia di voti Liccardo diviene Sindaco di Marano.
 
Determinante l’astensione
Le valutazioni politiche sono oggetto di un articolo a parte al quale rimandiamo chi vuol sapere quello che pensiamo in merito a come sono andati i fatti; adesso ci prendiamo solo la briga di riportare pochi altri numeri che indicano chiaramente come a determinare il risultato siano stati quelli che non hanno ritenuto valesse la pena di andare a votare: se  alle elezioni di quest’anno fossero stati confermati i 32.000 votanti del 2011 il 49,67% dei voti di Liccardo sarebbe stato un più modesto 43,25% e il 54,91% riportato dalle sue liste  si sarebbe fermato al 44,44% e Marano si sarebbe salvata da un triste e mortificante ritorno al passato.
 
Davide batte Golia
Considerando il doppio obbiettivo che la coalizione de L’Altra Marano si proponeva presentandosi al voto si incrociano due contrastanti sentimenti : dal punto di vista rigorosamente “politico” vince il rammarico per non aver raggiunto il risultato pieno per una manciata di voti mentre la constatazione che su 18.280 elettori ben 8.315 hanno apprezzato e premiato il lavoro fatto in tutti questi anni non può che gratificarci alla grande e confermarci nell’impegno a continuare. Se poi  si  considera l’assoluta disparità delle forze in campo, se si confrontano le 8 liste e i 196 candidati tutti grandi portatori di voti messi in campo da Liccardo sostenuti da una disponibilità infinita di risorse economiche e appoggiati dalle “famiglie che contano” con le quattro liste de L’Altra Marano formate da persone che portavano in dote solo la loro grande passione e la loro integrità morale e sociale e che, dovendo autofinanziarsi, hanno dovuto limitare le spese al centesimo, allora può addirittura emozionare il constatare che Davide si è battuto alla pari contro Golia e se non lo ha steso a terra, come sarebbe stato giusto e possibile, lo ha sicuramente fatto tremare ridimensionandone la tracotanza e ridicolizzandone l’imponente armamentario assolutamente sproporzionato alle dimensioni assolutamente normali di un avversario armato solo della forza delle proprie idee e convinzioni.
Postato da .Mauro Bertini