Gennaio 28 - I MISTERI DI CLAUDIA - Perché non vuole che si conosca la lista di carico dell’acqua?

Gennaio 28 - I MISTERI DI CLAUDIA - Perché non vuole che si conosca la lista di carico dell’acqua?

 
Chi è Claudia e cos’è la lista di carico
“Claudia” è il nome di fantasia che attribuiamo in questo articolo alla Dirigente dell’Area Economica e finanziaria del Comune di Marano, area alla quale attiene il settore dei tributi e delle entrate patrimoniali; per “lista di carico” intendiamo l’elenco delle fatture emesse a carico dei singoli utenti dell’acquedotto comunale in riferimento al consumo di un determinato anno mentre per “consigliere comunale” si intende un soggetto che ha ricevuto dai cittadini il mandato di svolgere funzioni di indirizzo e di controllo dell’attività amministrativa dell’ente
Se un consigliere comunale, nell’espletamento del suo mandato, vuole sapere come funzionano le cose in merito a un’equa ripartizione dei costi del servizio idrico comunale chiede al Dirigente la lista di carico e questo a termini di Regolamento entro dieci giorni deve ottemperare e consegnare la lista in merito alla quale il consigliere in questione si assume tutte le responsabilità in termini di rispetto delle norme sulla privacy
 
Qual è il problema?
Se capita che questa specifica richiesta, avanzata da un ipotetico consigliere comunale con una lettera del 7 agosto 2013, viene disattesa per mesi mentre ad altri tipi di informazione l’ipotetico dirigente risponde, con un ritardo canonico ma risponde, e se nonostante ripetuti solleciti formali, nonostante l’intervento ad adiuvandum del Presidente del Consiglio Comunale, nonostante una diffida ufficiale con la quale si preannuncia una denuncia per omissione di atti di ufficio e per ostacolo all’espletamento del mandato elettorale, nonostante la cosa sia nota al Sindaco, all’Assessore competente e al Segretario Generale si arriva al 28 gennaio 2014 senza che della lista di carico non si sia vista nemmeno l’immagine allora è ragionevole che si cominci a pensare che ci sia una precisa volontà di impedire che certe notizie vengano diffuse e si fa pressante la voglia si sapere chi è che non vuole e perché
 
I precedenti
Per capire le ragioni dell’ostinata insistenza nel chiedere delucidazioni da parte del nostro ipotetico consigliere comunale è opportuno richiamare una mozione presentata nel lontano 9 ottobre 2010 dal Gruppo Consiliare de L’Altra Marano che, avendo riscontrato incredibili incongruenze nella lista di carico del biennio 2008-2009 dove risultava che 1501 famiglie avevano ricevuto per il consumo dell’acqua di due anni bollette che oscillavano fra € 1,17 (ripetiamo per precisione:un euro e diciassette centesimi) e € 50,03 passando fra € 19,98 ed € 20,10, chiedeva di “sospendere i termini di decorrenza dei pagamenti e di procedere a una immediata e completa revisione dei ruoli idrici”. Il Consiglio Comunale si rese conto dell’enormità dello zarro ma bocciò la proposta con la cinica motivazione che “il Comune aveva bisogno di soldi” e non poteva permettersi nessuna pausa sugli incassi; in compenso il Sindaco si impegnò solennemente a procedere a una urgente verifica dei ruoli
Da quel giorno nessuno è più riuscito a sapere come stavano le cose e il silenzio-rifiuto opposto all’ultima richiesta, con la complice connivenza dell’Amministrazione, conferma il sospetto che tutto sia rimasto come prima
 
Il guazzabuglio e i ruoli a rischio
Fra le tante cose irrisolte al Comune di Marano quella nella quale tutti hanno toppato (quando diciamo “tutti” intendiamo non escludere nessuno anche se non vogliamo attribuire a tutti lo stesso grado di responsabilità) è proprio la faccenda dell’acqua dove non si è mai riusciti ad avere un numero di utenti rilevato quanto più possibile simile a quello degli utenti reali, dove non ha mai funzionato a dovere il sistema delle letture e delle bollettazioni e dove oggi sono fortemente a rischio i ruoli emessi perché si sta procedendo con bollette “in acconto” sui consumi presunti degli ultimi due anni nei quali non è stato fatto nessun rilevamento e ci sono già sentenze che hanno dato ragione a cittadini che hanno eccepito l’illegittimità degli addebiti loro attribuiti
 
A chi fa paura la verità?
Sembra che non si sia mai salvato nessuno struzzo con il giochino idiota di nascondere la testa sotto la sabbia e siamo sicuri che anche questo gioco a nascondino non potrà durare all’infinito; nello stesso tempo siamo anche convinti che, per quanto la denuncia che verrà puntualmente inoltrata l’otto febbraio la indichi come unica responsabile, non è certamente solo di sua iniziativa che la nostra ipotetica Claudia impedisce al nostro ipotetico consigliere di sapere come stanno i fatti e non capiamo perché questo Sindaco, che è l’unico al quale non possono essere attribuite colpe del disastro-acqua, non prende il bue per la corna e cerca con il contributo di tutti di mettere una volta per tutte a pulito una faccenda sulla quale potrebbe partire una class action con conseguenze disastrose
 

Chissà se non è una profanazione usare questa circostanza la  frase storica usata per situazioni certamente più nobili “la verità vi salverà”?