Gennaio 12 - CIMITERO: LE COSE STANNO COSI’… Tutto quello che volevate sapere e che non vi è stato mai detto
Obbiettivo raggiunto
E’ stata affollata e molto partecipata l’assemblea cittadina indetta su iniziativa de L’Altra Marano, da alcuni consiglieri comunali di opposizione per tentare di far luce una volta per tutte sui dubbi che, nonostante alcuni chiarimenti forniti in recenti occasioni, restavano ancora in piedi in merito all’annoso problema dei loculi e del cimitero di Marano
L’incontro fra il custode giudiziario dell’impresa e i cittadini aveva l’obbiettivo di dipanare una matassa che una quantità di vicende contorte e mai completamente chiarite avevano reso ingarbugliata oltre misura e la sensazione che abbiamo avuto in conclusione del confronto è stata che l’obbiettivo sia stato raggiunto sia perché molte cose hanno avuto una loro spiegazione sia perché la strada del dialogo è stata finalmente aperta per cui eventuali ulteriori incertezze potranno essere superate senza difficoltà
La relazione del Dott. Spanò
L’intervento dell’amministratore giudiziario ha fornito notizie di prima mano di una importanza basilare
- oltre ai versamenti effettuati dai cittadini, che assommano a circa 3 milioni di euro, oggi l’impresa dispone di capitali propri che consentono la realizzazione di 2.650 loculi a fronte delle circa 1.500 prenotazioni effettuate; basterebbero altre 700 prenotazioni per raggiungere il budget necessario per completare i circa 4000 loculi che occorrono per rispondere alle esigenze della città
- entro novembre 2014 verranno completati e consegnati 1500 loculi del tutto fruibili mentre la restante parte verrà ultimata entro il 2015
- si ritiene che non sia necessario, sulla base di un rivisto calcolo del tasso di mortalità, procedere con la realizzazione dei circa 7000 loculi programmati con la variante al progetto approvata nel 2010 e che siano sufficienti i circa 4000 del progetto originario da realizzare su due livelli: ad ogni buon conto le strutture sono dimensionate per un possibile ampliamento in elevazione: ovviamente una decisione nel merito spetta all’Amministrazione Comunale
L’intervento del Sindaco
La partecipazione del Sindaco al dibattito ha consentito ai cittadini di conoscere in prima battuta quali fossero le intenzioni dell’amministrazione comunale e in questo senso il Sindaco nel suo intervento di apertura ha assicurato la massima attenzione e la massima tempestività unitamente alla più completa disponibilità al dialogo
I quesiti e le risposte
La parte più importante nella discussione l’hanno fatta ovviamente i cittadini che, dopo due anni di inutili tentativi di sapere una verità,hanno avuto per la prima volta la possibilità di un confronto diretto e qualificato e dai loro interventi sono venuti al pettine alcuni nodi che necessitano di essere sbrogliati in maniera chiara e definitiva
1. I pagamenti. Prima domanda: “Secondo il bando emanato dal Comune i pagamenti vanno completati entro i 24 mesi dal versamento della prima tranche di prenotazione: questo vale anche se i loculi non sono finiti e consegnati?”
La risposta: il saldo dei pagamenti deve essere effettuato contestualmente alla consegna dei loculi fruibili
Seconda domanda: “per chi ha pagato solo la prima rata come stanno le cose?”
La risposta: resta in piedi la prenotazione ma deve versare quanto prima la seconda rata (e ti pareva?)
2. Le assegnazioni : Prima domanda: “Se ci si ferma con i lavori al primo impalcato, che succede a chi ha prenotato loculi al secondo e al terzo piano?”
La risposta: verranno riposizionati ai primi due livelli
Seconda domanda: “se al secondo livello avevo prenotato un loculo nella prima fila pagando un certo prezzo e dovendo scendere ai piani sottostanti non ci sono più loculi disponibili nella prima fila e dovrò sceglierne uno ad una fila superiore che ha un altro prezzo che succede?
La risposta: verrà restituita la differenza.
Terza domanda: “Se la nuova assegnazione non è di mio gradimento e intendo rinunciare?”
Risposta incerta: dovrebbero essere restituiti i soldi.
Quarta domanda: “se per qualcuno sono mutate le condizioni familiari (ad esempio, deve migrare in altra città) può recedere dal contratto?”
La risposta: questa domanda non ha avuto risposta nel dibattito ma crediamo debba essere considerata negli atti che si andranno a fare
Dalle parole ai fatti
Molti fra i presenti hanno preso atto dei chiarimenti ma non hanno mancato di confermare la loro poca fiducia nelle istituzioni che, almeno per quanto riguarda il cimitero, hanno dimostrato fino a oggi scarsissima credibilità e scarso senso di rispetto nei confronti dei cittadini e per questo hanno chiesto a gran voce che alle parole seguano i fatti e che quanto affermato trovi riscontro in cose scritte
La proposta de L’Altra Marano
Prendendo la parola a nome del gruppo consiliare de L’Altra Marano il consigliere Bertini chiede formalmente che il Sindaco proceda quanto prima a emanare atti deliberativi con i quali stabilisca:
- qual è il numero dei loculi che dovranno essere realizzati con le eventuali varianti al progetto
- il nuovo cronoprogramma
- che il bando per l’assegnazione venga modificato chiarendo il fatto che il saldo dei pagamenti deve essere effettuato solo alla consegna dei loculi fruibili
- come verranno ridistribuiti i loculi che sono stati prenotati sui due piani che non verranno realizzati
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Gli impegni del Sindaco
Intervenendo in chiusura il Sindaco si è impegnato a emanare quanto prima tutti gli atti necessari. (lassa fa ‘a maronn)
In conclusione
Riteniamo che con l’assemblea di venerdì 10 gennaio la mobilitazione promossa dal Comitato per l’Autotutela dei Diritti e da L’Altra Marano abbia raggiunto i suoi obbiettivi e questo, mentre da una parte ci rammarica perché certe cose potevano essere chiarite due anni fa evitando ai cittadini autentici stati di ansia e consentendo anche di risparmiare somme importanti, dall’altra parte ci conferma nella convinzione che la lotta alla lunga paga e che vale la pena, quando si combatte per una cosa giusta, anche passare per sovversivi, beccarsi l’accusa di voler strumentalizzare, venire discriminati con esclusioni arbitrarie e portarsi a casa anche una querela da parte di quell’autorità giudiziaria che la parte migliore della popolazione continua a ritenere baluardo di giustizia e libertà anche se con qualche grossolana cantonata.
L’abbiamo fatto, ne siamo soddisfatti e lo rifaremo con quella parte di città che non ha la rassegnazione nel suo DNA.

