Feb 8 Verso una città sostenibile- Il programma elettorale de L’Altra Marano presentato da Eleonora Giordano
LA NOSTRA PROPOSTA PER RISANARE LA SITUAZIONE ECONOMICA
Uno tra i maggiori impegni che la futura amministrazione dovrà affrontare è quello inerente alla drammatica condizione economica del Comune.
Allo stato odierno la situazione presenta evidenti e conclamate criticità dovute ad un ingente massa debitoria, non ancora complessivamente quantificata, ma quello che appare evidente è che nonostante i sacrifici chiesti ai cittadini attraverso il taglio di tutto ciò che identifica e sancisce il rapporto “cittadino-istituzione”, non si può dire che lo spettro del dissesto sia del tutto scongiurato.
Per dare dimensione della reale situazione, per chi ancora ignora o conosce solo in parte la questione, possiamo effettuare un rapido elenco di tutto ciò che ha prodotto un piano di risanamento che ha dissanguato le famiglie
- Aumento dell’addizionale IRPEF del 60%
- Aumento della tariffa dell’acqua del 14% sull’eccedenza
- Aumento dell’IMU ai massimi livelli consentiti
- Aumento ufficiale della TARSU del 3,5% ma quello reale deve calcolare anche i 580.000 euro riversati sulle bollette ENEL sotto forma di accisa
- Aumento al 50% della partecipazione delle famiglie alla refezione scolastica
- “messa a reddito” delle sale di proprietà comunale (Sala Cavallo, Aula Consiliare, Auditorium Alfieri)
- Eliminazione dell’abbonamento agevolato ai trasporti
- Eliminazione di ogni contributo integrativo comunale a operazioni di di competenza regionale di sostegno alle famiglie
- Eliminazione di ogni contributo di sostegno alla povertà
- Istituzione dei parcheggi a pagamento
- Eliminazione ex abrupto di tutti i fitti passivi e conseguente smembramento degli uffici comunali con perdita di efficienza e con enormi disagi per gli utenti
- Messa in vendita di 32 appartamenti popolari
Tutto questo, unito a un incasso IMU superiore alle previsioni, non ha risolto il problema e sorge spontanea la domanda: esistono, e se esistono quali sono le possibili soluzioni per per evitare che si dichiari il temuto dissesto? Soluzioni che, ovviamente, non gravino più sulle spalle di cittadini già vessati da iniziative che non hanno prodotto una soluzione definitiva.
Noi abbiamo idee molto chiare in proposito; il nostro obbiettivo è portare contemporaneamente avanti il programma di risanamento delle finanze del Comune e di sostegno alle finanze delle famiglie riducendo la pressione fiscale, ripristinando i servizi, eliminando i balzelli inutili, ricostituendo un welfare capace di contribuire alla sopravvivenza delle famiglie in difficoltà.
Ciò che abbiamo in mente di attuare si articola in due diverse fasi: nell’arco del primo anno bisogna lavorare alla messa in sicurezza delle finanze dell’ente, da qui la seconda fase che prevede un radicale processo di ristrutturazione dell’ente e di recupero delle sue fondamentali funzioni.
- E’ necessario recuperare una sufficiente liquidità attraverso una rinegoziazione dei mutui con una moratoria di due anni e un allungamento di 5 anni dei tempi di ammortamento e non si esclude l’eventuale ricorso a un mutuo di “alleggerimento” per trasferire nei tempi lunghi i debiti che potrebbero “esplodere” creando il dissesto.
- Va abbattuta la massa passiva con entrate “una tantum” derivanti dalla vendita di aree edificabili di proprietà comunale per chiudere a stralcio transattivo i debiti più impegnativi.
- Considerato il nuovo gettito IMU e che i costi del personale, grazie a numerosi pensionamenti senza sostituzione, si sono significativamente ridotti si potrà riportare l’IMU alle condizioni “pre-commissario” e riportare tutte le altre tasse a condizioni di migliore sopportabilità.
- Su potrà riconsiderare l’opportunità di accentrare e ottimizzare gli uffici comunali restituendo efficienza ai servizi, rendendo più agevole l’accesso agli utenti e restituendo Palazzo Merolla alle funzioni di Palazzo della Cultura.
- Riportare la partecipazione delle famiglie ai servizi a domanda individuale (refezione scolastica) nei limiti della decenza.
- Rimettere il Comune a fianco alle famiglie in difficoltà, ripristinando i servizi annullati.
- Trasformare la programmata cessione delle case di tipo popolare in una possibilità di riscatto a vantaggio di chi vi abita.
Queste sono le nostre proposte concrete finalizzate a scongiurare lo spettro di un dissesto che è stato solo provvisoriamente allontanato dalle iniziative del Commissario e sappiamo di avere l’esperienza necessaria e con le adeguate competenze affinché tutto si realizzi