Feb 18 IL VOTO UTILE ma utile a che e a chi?

 Feb 18 IL VOTO UTILE ma utile a che e a chi?

Chiedo… asilo.
Questa volta chiedo ospitalità al Blog de L’Altra Marano per affidare alla attenzione di chi ci legge una riflessione tutta mia in merito alle ormai imminenti elezioni politiche con particolare riferimento alla tanto discussa e discutibile faccenda del voto utile; ovviamente penso che la stessa opportunità, almeno in questa circostanza, sia a disposizione di chiunque aderisce al nostro Centro di Impegno Politico e alle forze politiche che aderiscono alla coalizione.
 
IL VOTO UTILE
ma utile a che e a chi?
 
Si fa un gran disquisire di voto utile e ovviamente ognuno assegna alla parola il significato che più gli torna comodo. Io credo che il sistema nel quale viviamo si sia maledettamente incartato e che si stia aggrovigliando su sé stesso ogni giorno di più senza che si veda una via d’uscita che non sia molto drammatica.
Io sono fra quelli che crede che il sistema vada cambiato, non semplicemente ritoccato modificando le compagini di governo o i modelli politici, ma cambiato con un altro sistema e sono anche convinto che un sommovimento radicale non è possibile senza rischi anche gravi, ma d’altra parte sarebbero certamente più deleteri i rischi di non cambiare. In questa ottica io credo che sia utile solo il voto che concorra a provocare il cambiamento e che sia del tutto inutile e dannoso il voto a chi (nella maggioranza e nell’opposizione) ha prodotto la crisi economica e democratica nella quale il mondo sta annegando. In questo senso io sono dell’opinione che fra le tante sigle che si propongono ce ne siano due sole che sono in grado di innescare il processo rivoluzionario anche se partendo da posizioni al momento non conciliabili e sono il Movimento di Grillo e Rivoluzione Civile di Ingroia.
L’idea venuta confusamente in testa a Peppe Grillo alcuni anni fa si sta trasformando in un uragano che coinvolge milioni di persone che di questo sistema non ne possono più; non è un movimento coeso intorno a un preciso progetto di organizzazione sociale alternativa ma è un potentissimo grimaldello che certamente forzerà il sistema sconvolgendolo dal suo interno e la politica lo sta capendo molto bene solo adesso quando ormai non potrà fare più niente di democraticamente legittimo per arrestarlo. In questi giorni i partiti, stranamente solidali solo su questo argomento, si stanno cominciando a preoccupare sul serio non tanto per le idee “sconvolgenti” di Ingroia ancora largamente minoritarie quanto per le maree oceaniche che stanno per travolgerli guidate da Grillo. E’ chiaro che un progetto alternativo già pronto il Movimento Cinque Stelle non ce l’ha ma ha la forza di fare tabula rasa, di portare in Parlamento una miriade di soggetti, magari scollegati fra loro, ma in grado di sparigliare tutti i giochi anche se è altrettanto chiaro che non potranno non esplodere prima o poi le mille contraddizioni mai risolte e non risolvibili in questa fase e non possono e non devono impressionare più di tanto gli errori “gestionali” di Grillo che si trova a governare, senza esservi preparato e nemmeno idoneo, una sconfinata marea di gente che proviene dalle esperienze più disparate ma che trova unità nel ribellarsi. Urlare che le piazze gremite sono un pericolo per la democrazia, in un mondo dove la globalizzazione della cultura favorita dalla televisione e Internet segna una radicale differenza con esperienze di epoche passate, è quanto meno demenziale.
Io credo che questa è l’occasione buona per rovesciare il tavolo e penso che dopo i risultati delle prossime elezione niente sarà più come prima anche se il M5S nella forma in cui si è organizzato  dovesse scomparire nel breve periodo. E’ in questa ottica che diventa utile e ADDIRITTURA NECESSARIO il voto a Rivoluzione Civile perché il movimento che si è formato attorno a Ingroia, che non ha i numeri per ribaltare il sistema, ha però ben chiaro il progetto alternativo di organizzazione sociale. Potrebbe non essere una cosa giusta, per noi comunisti, prendere in maniera troppa netta le distanze da Grillo: al momento sta andando nella direzione in cui avremmo dovuto andare noi da tanto tempo, e sarebbe saggio tenerci pronti a fare la nostra parte al momento opportuno che potrebbe non essere nemmeno tanto lontano. La spallata al sistema sta arrivando, dobbiamo attrezzarci per fare il resto. Io penso che Grillo serve per scardinare il sistema e Rivoluzione Civile serve per ripartire con il sistema nuovo: in questo senso ritengo che i due voti siano entrambi utili e fra loro complementari.

Naturalmente queste riflessioni hanno un senso solo se rapportate alla dimensione nazionale perché sul piano locale, e parlo non di Marano in particolare ma di un hinterland a noi molto vicino, sono stati in tanti a cogliere la palla al balzo per impossessarsi di un marchio che assumeva un consenso sempre maggiore contando su un ritorno di rimbalzo sul territorio per perseguire programmi e intenzioni molto meno nobili: sul locale bisogna guardare nello specifico le persone e la loro storia per capire dove si vuole andare a parare. A conti fatti non è stato poi un gran male che la data delle elezioni amministrative sia abbastanza distante da quelle nazionali. (Mauro Bertini)