A proposito dell’articolo apparso ieri con il titolo “Cappuccio… farà anche il caffè?” un nostro lettore ci ha fatto pervenire la seguente osservazione
“Tra le norme inserite nel DL 90/2014 “misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per la efficienza degli uffici giudiziari” l’art. 10 – Abrogazione dei diritti di rogito del segretario comunale e provinciale ed abrogazione della ripartizione del provento annuale dei diritti di segreteria, esclude i diritti di rogito per i segretari comunali che operano nei comuni ove sono presenti dipendenti con qualifica dirigenziale, o per i segretari che non hanno qualifica dirigenziale perché nei comuni con dirigenti i segretari hanno retribuzioni parametrate a quelle dei dirigenti stessi e devono quindi essere soggetti anche loro al principio della onnicomprensività della retribuzione che vale per i dirigenti”
La norma entrata in vigore a giugno 2014 effettivamente non ci era nota per cui l’idea che il Segretario Comunale avesse operato per salvaguardare i suoi diritti di rogito ci era sembrata la più logica e come tale l’abbiamo proposta ai nostri lettori ai quali adesso chiediamo di prendere atto della precisazione e di scusarci per l’errore assolutamente involontario per il quale ci scusiamo anche con la Dott.ssa Asfaldo alla quale abbiamo di conseguenza attribuito comportamenti “cazzimmosi” che nella circostanza risultano assolutamente impropri.
Ringraziamo ovviamente il solerte e attento lettore che ci ha consentito di riparare all’errore.