UN RADIOSA CARRIERA
Sembra ormai inequivocabilmente avviata verso un futuro radioso la carriera del nuovo (ormai nemmeno più tanto) comandante dei Vigili Urbani di Marano che, arrivato a fare il castigamatti del locale corpo della Polizia Municipale a seguito di una rigorosa selezione operata personalmente dal Sindaco (su pressante suggerimento di tal Marcello Scuteri) che era andato letteralmente in visibilio dopo averne visto il portamento fiero e l’aspetto marziale e dopo aver valutato a peso le tante medaglie e i tanti lustrini portati in dote, sta progressivamente acquisendo incarichi di sempre maggior prestigio e ruoli sempre più importanti in un Comune dove tutti i giorni, nel casino creato dalla gestione scriteriata della banda Liccardo, c’è un buco che si apre e si pone con urgenza la necessità di tapparlo in una qualche maniera.
LA PRIMA TAPPA DELL’ESCALATION
Dopo aver imposto manu militari il proprio dominio assoluto sul corpo, dove ormai più nessuno osa nemmeno respirare al suo passaggio e rispolverato il prestigio del ruolo allestendo un ufficio faraonico con la bellezza di sei vigili-odalisca che migliorano l’arredo, ha convinto il Sindaco di avere i requisiti per fare anche il responsabile dell’ufficio legale e la cosa è tornata a fagiolo al primo cittadino a cui si era posto il problema del servizio vacante dopo aver espulso dalla funzione la dott.ssa Di Grezia, rea di qualche colpa particolarmente grave agli occhi della Giunta ma soprattutto invisa a qualche consigliere di maggioranza a cui la presenza dava un particolare fastidio soprattutto in considerazione delle tante cause intentate contro il Comune nelle quali la moglie difende i ricorrenti cercando ovviamente di produrre la soccombenza dell’ente.
E così Cappuccio al pomposo “Col.” davanti alle firme aggiunge un prestigioso “Avv.” usato impropriamente e illegittimamente perché non è quello il ruolo che definisce il suo contratto con il Comune ma fa tanto chic e se ci vuole tanto poco a farlo contento lasciamoglielo fare.
DOPO LA TAPPA ARRIVA LA TOPPA
Il Comune di Marano, sgangherato come nessun altro dalle maldestre iniziative di un’amministrazione raccogliticcia, ormai funziona mettendo ogni giorno toppa su toppa e tenendo il tutto insieme con losparatrap; per spiegare come vanno le cose non c’è niente di più efficace del decreto n° 5 del 3 febbraio 2015 con il quale il Sindaco, di proprio pugno, “conferisce al Col. Avv. Claudio Cappuccio le funzioni relative alla stipula dei contratti afferenti l’Area Tecnica” che cosa significhi tutto ciò è presto detto:
- Il Comune di Marano non ha un Dirigente dell’Area Tecnica da quando ha lasciato l’Arch. Di Lorenzo per scadenza del contratto annuale senza che l’ente avesse provveduto alla nomina di un nuovo Dirigente un po’ per l’atavica tendenza del Sindaco a “dimenticare” le cose più importanti un po’ per i lacci e le limitazioni imposte dal piano di riequilibrio
- Il Sindaco mette una toppa affidando l’incarico ad interim alla Dott.ssa Asfaldo che la Segretaria Generale
- Nella stipula dei contratti del Comune il Segretario Generale è ufficiale rogante (funzione tipica dei notai) e nello stipulare i contratti afferenti l’Area Tecnica si configura l’incompatibilità della funzione con quella di firmatario nella qualità di Dirigente dell’Area Tecnica
- Ci vuole subito una toppa e che ti suggerisce la sagace fantasia della Segretaria? Prendiamo Cappuccio e gli diamo l’incarico di firmare i contratti (d’altra parte chi più del Comandante dei Vigili Urbani si intende di lavori pubblici e urbanistica?) che la dott.ssa Asfaldo regolarmente rogherà incassandone i sostanziosi diritti.
- E Cappuccio che fa? Ordina un altro mezzo metro di lustrini e lo fa cucire sulla giacca della divisa pensando già con emozione che d’ora in poi davanti alla firma ci sarà anche “Ing.” insieme a “Col.” e “Avv.”
LA CAZZIMMATA DELLA SEGRETARIA
Se per puro caso qualcuno si fosse ricordato che il Comune di Marano è dotato di un Vice Segretario di ruolo nella persona del Dott. Luigi De Biase il quale, in caso di impedimento del Segretario, ha tutti i titoli per fungere da ufficiale rogante dei contratti e avesse suggerito, banalmente, di lasciare le cose come stavano e lasciare che a rogare i contratti provvedesse il Vice Segretario come vuole la norma e come impone il buon senso, cosa sarebbe successo? Sarebbe successo che la Dott.ssa Asfaldo non avrebbe potuto prendere due piccioni con una fava evitando la responsabilità di firmare contratti in una materia tanto complessa e soprattutto continuando a incassare i diritti di rogito che concorrono in maniera considerevole a comporre quell’emolumento annuale che supera i 100.000 euro che mette in soccoccia il Segretario del Comune di Marano e sarebbe anche successo che quei diritti li avrebbe incassati quel Dott. De Biase finito da tempo nella lista dei cattivi e accusato dal Sindaco delle peggiori nefandezze.
Ecco perché nasce il decreto sindacale n° 5 del 3 febbraio 2015.
E’ LEGITTIMO?
Sulla legittimità di questo atipico decreto c’è veramente da avere dubbi grandi come una casa perché non è difficile leggere nella trama che conferisce a un Dirigente funzioni assolutamente non attinenti al ruolo in presenza di un dirigente di ruolo, come ci sia un preciso interesse economico della Segretaria e un interesse personale del Sindaco che si leva un sassolino dalla scarpa.
IL CAFFÈ
Gira voce che stia per lasciare la delicata funzione anche il/la dipendente che di norma fa il caffè per il Sindaco e qualche maligno sta già pensando che sia il prossimo incarico extra del Col. Avv. Ing. Cappuccio… noi ci guardiamo bene da dare credito a questo che ci sembra un poco credibile pettegolezzo ma non possiamo negare che l’idea che Cappuccio faccia… il caffè ci sembra assolutamente sfiziosa.