DEC 4 - IL BILANCIO ERA SBAGLIATO - Se ne accorgono a un mese dalla approvazione

DEC  4   -   IL BILANCIO ERA SBAGLIATO - Se ne accorgono a un mese dalla approvazione

Gli errori non finiscono mai

Non si può certo dire che non avevano avuto il tempo di pensarci perché il bilancio che doveva prevedere le entrate e le spese del 2014 l’hanno portato in Consiglio Comunale il 21 ottobre, quando praticamente il 2014 era ormai quasi finito e più che un bilancio di previsione si poteva tranquillamente parlare di bilancio consuntivo

Non si può dire nemmeno che mancassero gli esperti visto che oltre al premio nobel della contabilità pubblica l’assessore Longoni l’amministrazione di Marano annovera al suo interno la bellezza di quattro dottori commercialisti a partire dal Sindaco che del titolo ha fatto un emblema, eppure i Consiglieri di maggioranza non hanno ancora abbassato completamente le mani, alzate per un approvazione caprina di numeri che non hanno capito, che la Giunta deve affrettarsi, prima che scada il termine ultimo per poterlo ancora fare, a mettere in piedi in fretta e furia la delibera 134 per correggere una quantità di errori che sono stati riscontrati dagli stessi funzionari che avevano predisposto l’atto contabile

 

Che cosa è successo?

Quello che è successo lo facciamo dire direttamente al Dirigente che ha predisposto l’istruttoria della delibera il quale rileva che

-        “Alcuni settori dell’ Ente hanno inviato comunicazioni relative all’esercizio 2014 di maggiori entrate a destinazione vincolata cui sono correlate maggiori spese da prevedere in bilancio, maggiori fabbisogni di spesa ed alcune economie di spesa…

-        È stato verificato che, in relazione alla natura delle entrate e delle spese da gestire sulla base del bilancio approvato si rendono necessarie variazioni compensative tra voci di entrata e voci di spesa

-        Sono inoltre pervenute alcune comunicazioni di maggiori spese rispetto a quelle previste nella seconda e terza annualità del bilancio pluriennale…”

 

Le sviste macroscopiche

Non crediamo che ai nostri lettori interessi il dettaglio tecnico, ma qualche esempio comunque ci sembra opportuno che lo condividiamo se non altro per dare modo di valutare con quale superficialità e quale improvvisazione ci si è mossi nella stesura dell’atto amministrativo più importante che il Comune si trovi a produrre nel corso dell’anno

-        Si sono sbagliati nell’appostare la somma di 700.000 euro registrata come entrata di parte capitale mentre andava invece inserita fra quelle a natura di spesa corrente per acquisizione servizi;

-        La somma di 520.000 euro inerente la TEFA (tassa di competenza della Provincia) invece che alle entrate tributarie andava imputata ai servizi conto terzi;

-        Fra le entrate e delle spese a destinazione vincolata ci si era dimenticati di inserire la somma di 93.000 euro finanziate dallo Stato per la messa in sicurezza del Plesso Borsellino;

-        Fra le maggiori esigenze di spesa risaltano i 20.000 euro che vanno previsti in aggiunta alla già insostenibile somma stanziata per gli interessi da pagare sullo scoperto bancario (NB il rosso fisso in banca è il segno più eclatante del fallimento della gestione finanziaria nell’era Liccardo)

 

Hanno approvato un bilancio sbagliato

Come è facile rilevare la variazione di bilancio approvata con la delibera di Giunta n° 134 del 28.11.2014 non interviene perché dopo la approvazione del bilancio sono successi fatti nuovi che  hanno comportato l’adozione dell’atto ma viene prodotta per correggere errori che sono stati commessi nella redazione dell’atto contabile e la cosa riveste indiscutibilmente il carattere di una gravità del tutto particolare per vari e importanti motivi

-        in primis per il fatto che, visto che la mancata approvazione del bilancio comporta lo scioglimento del Consiglio Comunale, non può essere che l’aver approvato un bilancio dichiaratamente sbagliato ne riproponga la condizione? Su questo sarà il Prefetto a esprimersi

-        Subito dopo viene una seconda e maledettamente inquietante domanda: come fa questa gente a arrogarsi il compito di risanare le finanze di un Comune in stato pre-comatoso?

-        Infine viene spontaneo chiedersi da dove prendevano tutta la loro prosopopea i soloni della finanza locale (Longoni, Liccardo, Marra, Ricciardiello, Sansone…) quando attaccavano violentemente i Revisori dei Conti assumendosi la pretesa di poterli giudicare dall’alta della loro millantata sapienza?

 

Sembrava che avessimo toccato il fondo…