Missione impossibile
Era andato al governo di Marano, il giovane Liccardo, per fare cose mirabolanti come mettere Wi-Fi dappertutto o cose avveniristiche come predisporre le strisce rosa per il parcheggio delle donne incinte e si è trovato invece impelagato in una situazione tutta diversa da quello che il tapino si era immaginato
Nessuno gli aveva detto come in realtà stavano le cose e all’improvviso si è trovato a fronteggiare una serie di problemi di tutt’altro tipo e natura ed allora, pur di darsi un motivo per rimanere comunque abbarbicato a quella poltrona che aveva tanto ambita, si è inventato una missione per lui assolutamente impossibile, quella di risanare le finanze del comune pensando che quella laurea in economia e commercio rabberciata alla meno peggio e che in una qualche maniera lo abilitava a parlare di numeri lo rendesse anche abile ad amministrare
Messi così da parte quei progetti che avrebbero dovuto farlo passare alla storia come il più innovatore e fantasioso fra i Sindaci si è tuffato a corpo morto nel vortice dei numeri convinto che quello che gli avevano insegnato a scuola gli sarebbe bastato per far tornare conti che non volevano tornare in nessuna maniera e per risanare bilanci che non volevano quadrare nemmeno a piangere Ma a 18 mesi di distanza, nonostante abbia avuto l’apporto del fior fiore di ragionieri e commercialisti che costituiscono il parterre d’elite della giunta e della maggioranza, non pare proprio che l’esercizio di far girare continuamente i numeri in un tourbillon senza fine abbia prodotto effetti apprezzabili, almeno a giudicare da quello che racconta l’estratto conto della banca e da quello che si deduce da una recente delibera della Giunta Comunale
Rosso sempre più profondo
Quando si è insediato, il Sindaco Liccardo ha trovato una cassa che piangeva lacrime amare con uno scoperto presso il tesoriere che superava gli 8 milioni di euro; a 18 mesi di distanza, con la delibera n° 154 del 18.12.2014, la Giunta approva una proposta del superministro dell’economia l’Ass. Longoni che autorizza il Dirigente dell’Area Economica e Finanziaria a prelevare allo scoperto somme fino alla concorrenza di € 9.517.223; se si aggiunge il fatto che il Comune, grazie all’accensione di due mutui trentennali, ha incamerato oltre 19 milioni di euro in moneta fresca, si ha la brutta sensazione che l’esercizio di alta finanza praticato da questa amministrazione di super ragionieri non abbia prodotto niente di quei risultati in termini di miglioramento pratico che sarebbe stato logico e necessario produrre se si voleva almeno dare inizio a una pur stentata ripresa
Decisamente in termini di cassa questi 18 mesi di gestione della premiata ditta Liccardo-Longoni sono stati un autentico disastro non solo e non tanto perché la situazione non è migliorata nemmeno un po’ ma soprattutto perché, oltre agli interessi che continuano a maturare nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, lo stato di pre-coma in cui versano le finanze comunali non consentiva che si avesse nemmeno un giorno di ritardo e invece in nostri scriteriati eroi hanno passato la bellezza di 18 mesi a girarsi i pollici e a spostare i numeri come in un interminabile gioco del 15, con la prospettiva, annunciata formalmente dall’Ass. Longoni nell’ultimo Consiglio Comunale, che la cassa potrà uscire dal rosso fisso non prima del 2016
Si poteva fare di più?
Si poteva certamente fare molto di più e molto meglio per ridare in tempi ragionevoli un minimo di respiro alla cassa e recuperare così sia in termini di interessi che in termini di maggiore agibilità, ma questo avrebbe richiesto un approccio al problema di tutt’altro tipo, non quello micragnoso del ragioniere o di un team di ragionieri chiusi nell’asfittico giro dei numeri ma quello più pratico, più solido, più carico di inventiva, di più ampio respiro di un amministratore vero, figura che è assolutamente e del tutto assente nell’armata Brancaleone che continua a piccarsi di governare Marano
Ovviamente ci riserviamo di raccontare nei dettagli quello che riteniamo dovesse essere l’approccio giusto e non ci sarà nemmeno complicato recuperarne le idee perché sono esattamente quelle che facevano parte del programma de L’Altra Marano; chissà che l’occasione giusta non sia proprio il Consiglio Comunale di lunedì 29?