DEC 24 - IL REGALO AVVELENATO DI NATALE - Ritorna la TELESERVIZI

DEC 24 -  IL REGALO AVVELENATO DI NATALE - Ritorna la TELESERVIZI

Il regalo riciclato

L’avevano preparato nel silenzio complice di chi vuole fare una sorpresa e non si può certo negare che la sorpresa ci sia stata quando nell’aprire il pacco preparato per la città dall’Amministrazione Comunale in occasione del Santo Natale si è scoperto che, aldilà della confezione curata nei dettagli e particolarmente elaborata nel corso di questi ultimi mesi passati a parlare di risanamento delle finanze e di salvataggio dei conti comunali, il regalo che ci fa la premiata ditta Liccardo & C. è il più classico e il più sconcertante fra i regali riciclati, di quelli che buttati via perché venuti male, vengono recuperati e ripresentati senza nemmeno troppi ritocchi  come la novità dell’anno: il ritorno di TELESERVIZI

 

L’incubo

Dopo EQUITALIA l’incubo che per anni ha turbato il sonno dei maranesi è senz’altro stata la TELESERVIZI (poi riciclata in PUBLISERVIZI); non c’è famiglia della nostra città che non abbia avuto modo di incappare in qualche disavventura o in qualche disservizio procurato dal tristemente famoso concessionario della riscossione dei tributi che per anni ha imperversato assecondando nei modi più inverecondi le esigenze clientelari di amministratori, politici e amici degli amici e colpendo senza ritegno, molte volte anche senza ragione, chi non aveva santi in paradiso o chi magari non era nemmeno tanto preparato da scoprire se le bollette che gli piovevano addosso era vere, erano false, erano esatte o erano sbagliate

E’ stata un’esperienza assolutamente tragica che si è interrotta solo con l’intervento d’autorità del Commissario prefettizio che troncò le cose di netto andando incontro a una situazione di sfascio totale alla quale sembra che a tutt’oggi non si sia stati capaci di porre rimedio

 

Liccardo ci “rifà”

La cosa pare non abbia impressionato più di tanto il Sindaco di Marano tant’è che fra gli argomenti posti all’ordine del giorno dell’ultima seduta di Consiglio Comunale dell’anno 2014 troviamo la “proposta per l’affidamento in concessione della gestione amministrativa della risorsa idrica”: praticamente la gestione dell’acqua ritorna in mano ai privati che si individueranno con il solito sistema della gara espletata sulla base dell’offerta più vantaggiosa e la storia si ripeterà ancora una volta esattamente come prima perché non ci sono assolutamente motivi per pensare che i risultati possano essere diversi visto che gli appetiti della banda di squaletti che governano oggi la città non sono certamente inferiori a quelli di chi li ha preceduti e perché la corsa alle assunzioni di parenti, amici e conoscenti si è certamente già conclusa con una spartizione che è stata perfezionata nelle estenuanti trattative che hanno preceduto l’approvazione del bilancio previsionale

 

E se fosse questo l’obbiettivo?

Nella seduta del Consiglio Comunale del 20 giugno 2014 veniva approvato il famoso rendiconto di gestione che chiudeva con un disavanzo del tutto artificiale di 16.225.904 euro; fu dipinto un quadro fosco che più fosco non si può e nella sua aulica esposizione l’Assessore Longoni concludeva senza individuare concretamente nessuna precisa strategia di risanamento fatto salva la necessità improrogabile di arrivare alla esternalizzazione della gestione dell’acqua e l’enfasi fu tanta che nel blog del 21 giugno, in un articolo intitolato “la frittata è fatta” (clicca qui) andavamo già a esprimere seri dubbi dicendo:

“l’assessore tecnico….  ritiene, a ragione, che il problema chiave sta nella incapacità del Comune di incassare i crediti e propone di risolvere il problema alla radice andando a scovare delle “grandi aziende” esterne alle quali affidare la gestione dei tributi; in buona sostanza propone di ripetere l’esperienza TELESERVIZI. Tutto qua?... Il progetto Longoni-Liccardo apre la strada, però, a un’altra ipotesi molto meno edificante: con la preannunciata privatizzazione dei tributi si apre un business milionario e chissà che non si abbia già in mente il nome di qualche “azienda seria” a cui affidare l’appalto e dei tanti clienti da far assumere?”

Diamo per acquisito che le ragioni per le quali Liccardo e i suoi sono andati al governo di Marano e, da quello che ci è dato vedere, intendono rimanerci il più a lungo possibile non sono certamente quelle di servire la città, hanno mire molto più casarecce e pratiche e abbiamo avuto modo di constatarlo in mille circostanze; perché allora, ci stiamo chiedendo da quella maledetta seduta di consiglio comunale, si sono buttati nell’insana avventura, assolutamente al disopra delle loro capacità, di voler riordinare le finanze del Comune procurando alla città danni gravi e permanenti? Vuoi vedere che il business della privatizzazione dell’acqua era uno degli obbiettivi?

 

La città si farà sentire

 

Se può essere vero che sbagliare è umano è certamente vero che perseverare nell’errore è diabolico, questa volta però siamo convinti che la città non la prenderà tanto bene e si farà sentire