Mancano i soldi solo per il sostegno alle famiglie in difficoltà
Se mai ce ne fosse stato bisogno ci ha pensato il vicesindaco di Marano a chiarire quale fosse l’idea dell’amministrazione Liccardo in riferimento al sostegno al disagio economico quando, nell’approvare il Piano Sociale di Zona, ai Consiglieri Comunali de L’Altra Marano che contestavano aspramente il cinismo barbaro con il quale venivano stanziati 48.000 euro per “prevenire il disagio e la marginalità generati da insufficienza del reddito e garantire il soddisfacimento dei bisogni primari” per una popolazione complessiva di 104.000 abitanti (Marano e Quarto) rispondeva che è in questo che la politica di destra si differenzia da quella della sinistra e che quello che avevano stanziato bastava e avanzava ritenendo invece che le risorse comunali dovessero essere meglio impiegate magari spendendo 100.000 euro all’anno (per 450.000 euro complessivi) per mantenere quella corte dei miracoli che il Sindaco si è costruito attorno formando un inutile staff di “spicciafaccende”
Come ti complico la vita per le riduzioni TARSU

In perfetta coerenza con questa aberrante filosofia sociale si è pensato di risparmiare sulle spalle di chi ha bisogno rendendo più difficile agli aventi diritto la possibilità di accedere alla riduzione della TARSU costringendoli ad aggiungere alla documentazione da allegare alla domanda anche i dati catastali che niente hanno a che vedere con il titolo che attesta il diritto alla agevolazione. Rigorosamente ligi al principio, nel Consiglio Comunale del 12 dicembre Sindaco e maggioranza hanno bocciato compatti e irremovibili la mozione con la quale L’Altra Marano chiedeva semplicemente che l’eventuale mancanza dei dati catastali o una loro imprecisione non fosse causa di esclusione della domanda per cui molti fra quelli che già hanno difficoltà a sbarcare il lunario si vedranno negare anche la possibilità di risparmiare qualcosa sulla tassa della spazzatura mentre questa amministrazione di commercialisti e ragionieri rimetterà in cassa i soldi che non ha distribuito
Un Sindaco imbroglione oltre il vicesindaco bugiardo
Per raggiungere questo ignobile obbiettivo il Sindaco si è inventato un articolo 18 del Regolamento che renderebbe obbligatoria l’esibizione dei dati catastali e il gregge belante di una maggioranza che rinuncia alla facoltà di avere un parere proprio per conformarsi al pensiero unico si è immediatamente adeguato; solo a Consiglio concluso, leggendo il regolamento chiamato in causa, siamo riusciti a vedere a che livello di bassezza è arrivato quella parvenza di Sindaco che risponde al nome di Angelo Liccardo perché si è scoperto che l’art. 18 parla di tutt’altra cosa e che il Sindaco è arrivato a mentire sfacciatamente alla sua gente confermandosi in linea con il vicesindaco che la sua dose di bugie l’aveva già distribuita in apertura dei lavori. Davvero una bella accoppiata
Il Regolamento a presa di giro
All’ordine del giorno del Consiglio c’era anche l’approvazione del Regolamento per l’elargizione dei contributi economici e su questo il Gruppo de L’Altra Marano ha proposto alcuni emendamenti che puntavano a rendere meno ingessato il meccanismo per la distribuzione di quei quattro spiccioli che l’amministrazione ha messo in bilancio per le famiglie in difficoltà economiche e restituire dignità al disagio ma anche questi emendamenti sono stati uno dopo l’altro bocciati da una maggioranza che dei bisogni della gente non se ne potrebbe fregare di meno e che non ha remore a stracciare il buon senso e non ha un minimo di sensibilità sociale nell’ottica di un antibertinismo viscerale che per loro è più importante di qualunque altra cosa e siccome le proposte di emendamento, per quanto presentate dal consigliere Garofalo, per loro erano riconducibili a Bertini l’esito di una bocciatura era inevitabile. Ma una città può mai essere ostaggio del senso di inferiorità che attanaglia la maggioranza al potere e ne popola gli loro incubi?
Personaggi e interpreti
In questa pantomima di basso profilo il nome che ricorre immancabilmente è quello del Sindaco e, parlando sempre del capocomico, si corre il rischio di dimenticare il resto della compagnia che invece ha un ruolo insostituibile per consentire al Sindaco le sue poco esaltanti performances; rimediamo subito indicando a chi ci legge chi è stato che ha votato perché fossero stanziati solo 48.000 euro per il sostegno al disagio e che ha votato contro le proposte che in una qualche maniera cercavano di mitigare e limitare i danni.
Li mettiamo rigorosamente in ordine alfabetico: ALFIERO Castrese – ASTARITA Concetta – BAIANO Biagio – DE BIASE Raffaele – DE STEFANO Salvatore – DEL FIORE Maria – DI GUIDA Angela – DI MARINO Luigi – GRANATA Mario – MARRA Vincenzo – PELLECCHIA Eduardo – RICCIARDIELLO Salvatore – SANSONE Giorgio. Se non avete avuto modo di riconoscerli per la qualità del loro lavoro e gradite approfondire la conoscenza non avete che da chiedercelo e provvederemo a produrre le foto… segnaletiche
Il Consiglio partecipato
I numeri che si confrontano in Consiglio Comunale, mentre bastano a non far dormire sogni tranquilli a una maggioranza ormai veramente risicata, non sono però sufficienti per far passare le idee e le proposte che mettono al primo posto i problemi e i bisogni della gente, è necessario il valore aggiunto di una popolazione che si sveglia e va a difendere i suoi interessi partecipando alle riunioni consiliari e facendo sentire il fiato sul collo a questi improvvisati che aldilà della punta del loro naso non sanno vedere e che hanno nessuna intenzione di occuparsi di altri problemi che non siano i loro; è questa la via maestra per compensare, finché dura, le deficienze soprattutto sul piano sociale di questa amministrazione di sprovveduti.