L’uomo – anguilla
Se c’è un Sindaco che rifugge come il fumo negli occhi il contatto e il confronto con i cittadini, che sguscia come un’anguilla ogni volta che ha la percezione che qualcuno gli voglia parlare dei problemi della città o dei guai che sta passando a casa sua, questo è il Sindaco di Marano, tanto pronto a imbracciare la fascia tricolore e cercare il bagno di folla quando si tratta di processioni o manifestazioni alla paesana quanto lesto a eclissarsi quando invece ha sentore che sul pianerottolo antistante la stanza dei bottoni c’è qualche cittadino che lo aspetta perché ha bisogno di parlare con chi dovrebbe interessarsi dei problemi della città e di quelli dei suoi abitanti… si racconta che c’è chi ha finito con il mettere le radici al secondo piano del Comune senza aver avuto il piacere di vedere un sindaco girare da quelle parti. Una specie di leggenda metropolitana dice però che a Marano un Sindaco c’è, anche se non si vede, e c’è addirittura chi giura di aver avuto la visione senza andare a Medjugorje… ovviamente è una fortuna che non tocca a tutti anche se a tutti appartiene il diritto di confrontarsi con chi ha il compito (e magari non se ne è ancora reso conto) di amministrare la città… ma si sa che per affrontare i problemi e incontrare quei cittadini che dei problemi sono portatori sani ci vuole una dose almeno minima di coraggio e “il coraggio – dice don Abbondio – uno non se lo può dare”
Controfigure e surrogati
In questa fobia paranoica per il confronto il Sindaco Liccardo si è costruito una blindatura ferrea che interviene, in mandate successive, per evitargli l’impatto per lui traumatico con la gente e si è messo attorno tutta una serie di controfigure e di surrogati che costituiscono un vero e proprio muro di gomma contro il quale rimbalzano senza venire mai a capo di niente tutte le istanze della città: dallo staff pletorico che è il primo vallo contro le invasioni barbariche con “spicciafaccende” che ormai si sono specializzati nel distribuire perline colorate, al cosiddetto “portavoce” incaricato di rendere credibile il nulla, al ruolo surrogato di dirigenti beghini disposti a firmare atti fasulli da dare in pasto alla gente inviperita e offrire al Sindaco il destro per sembrare il salvatore della patria o di dirigenti che si improvvisano imbonitori patetici per intrattenere gruppi di cittadini ai quali il capo dell’amministrazione ha combinato il bidone di non farsi trovare all’appuntamento concordato
Come attenderlo al varco
Fonti bene informate ci assicurano che una delle prime cose che fa l’angelico Liccardo quando schiara giorno è andarsi a leggere il Blog de L’Altra Marano un po’ perché si sa che la lingua batte dove il dente duole e sembra che niente gli procuri dolori di pancia tanto acuti come l’organo di informazione on line del gruppo di opposizione più agguerrito, un po’ perché deve dare al suo “portavoce” l’ordine di rintuzzare le “maldicenze di quello scalmanato di Bertini” e un po’ anche perché molte volte le riflessioni sempre pungenti e critiche del blog contengono suggerimenti preziosi dei quali in gran segreto tiene conto a debita distanza di tempo; qualunque ne sia il motivo resta il fatto che almeno una volta al giorno il Sindaco passa da queste parti e allora noi abbiamo pensato di offrire a tutti quelli che hanno cose da dirgli di incontrarlo e fargliele sapere mettendole sul Blog…
La lettera di Alessia
A questo scopo abbiamo pensato di aprire la rubrica “Diteglielo voi” e la inauguriamo pubblicando la lettera che Alessia avrebbe voluto consegnare di persona ma che in realtà non ha potuto far avere al primo cittadino perché, con la risibile scusa “che era minorenne”, non le hanno nemmeno consentito di lasciarla al protocollo del Comune.
La pubblichiamo integralmente sicuri che il Sindaco la leggerà e che la leggeranno quelle centinaia di persone che quotidianamente ci vengono a trovare. Ovviamente non succederà niente di quello che Alessia si auspica venga risolto ma almeno saranno in tanti a sapere a chi imputarne la responsabilità.
Napoli, 20 agosto 2014
Al Sindaco di Marano
dott. Angelo Liccardo
Egregio Signor Sindaco,
mi chiamo Alessia e sono una studentessa di 17 anni. Abito nella zona di via Marano Pianura che, purtroppo, galleggia in un mare di problemi.
Desidero portare alla Sua conoscenza la seguente situazione: in via Marano Pianura 278 un tratto di strada è privo di marciapiede. Inutile dirle che anche il percorso a seguire ne è privo, ma quel punto in particolare è molto pericoloso. Più di una volta, percorrendo a piedi quel tratto di strada sono stata sfiorata da auto in corsa, punta dalle piante selvatiche e graffiata da un guard rail arrugginito e ammaccato.
Spero che in relazione all’oggetto, Lei e l’amministrazione prendiate i dovuti provvedimenti, la ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
Alessia Mangiapia