L’ultimo Consiglio Comunale convocato dall’Amministrazione risale al 30 gennaio, sono con oggi la bellezza di 60 giorni che il Sindaco e quella parvenza di Giunta che lo collabora nel suo quotidiano non fare non hanno più sentito il bisogno del conforto di un confronto con la massima assise cittadina e la cosa, nella normale dialettica democratica di una città, significa abitualmente una delle seguenti tre cose
L’ Amministrazione non ha atti da sottoporre al Consiglio
Questo basterebbe da solo a dare la misura di quanto si stia operando nell’interesse di Marano da parte di questa congrega di sprovveduti che, a ormai un anno dall’insediamento, non ha ancora capito da che parte incominciare In effetti, a giudicare le circa 120 riunioni che hanno fatto le commissioni consiliari (con un costo di 16.628 euro), gli argomenti non dovrebbero mancare
La paura del fuoco amico

Nella vaschetta dove si azzuffano dalla mattina alla sera i piccoli piranas della maggioranza le acque sono sempre più agitate, gli appetiti, piccoli come i personaggi che li nutrono ma numerosi, si moltiplicano ogni giorno e, soprattutto, la guerra senza quartiere scoppiata fra Di Guida e Liccardo è tutt’altro che finita e l’armistizio imposto dalle alte sfere del partito di Berlusconi in vista delle elezioni europee è semplicemente quello strato sottile di cenere sotto il quale cova un fuoco che si mantiene vivo e pronto a divampare
Per quanto si sia garantito, con una campagna acquisti minuziosa, l’apporto di truppe cammellate pronte a venirgli in soccorso in caso di bisogno, è certo che Liccardo è terrorizzato dal fuoco amico che potrebbe impallinarlo, magari senza metterlo ancora tappeto e ogni Consiglio Comunale per lui potrebbe trasformarsi in stazione di una straziante Via Crucis: meglio evitare
La paura del confronto

In ogni riunione di Consiglio, fra le non moltissime che si sono tenute in questo primo anno dell’era Liccardo, il Sindaco e la sua maggioranza ne sono usciti regolarmente con le ossa frantumate, messi troppe volte nella scomoda posizione di dover evitare che prevalessero le iniziative a valanga promosse da un’opposizione molto più vitale e preparata contrapponendo solo marchingegni tattici, basati sulla pura forza dei numeri, e non argomenti e motivazioni più intelligenti e la cosa, ovviamente, ha ogni volta messo in risalto la loro lontananza dai problemi veri della gente e la loro inadeguatezza abissale
Con ogni probabilità pesano sulla indecisione nel convocare prossime assise consiliari alcuni temi che sono già stati messi all’ordine del giorno dai Consiglieri di opposizione come:

- Una mozione di censura presentata da L’Altra Marano per contestare al Sindaco la mancata osservanza di TUTTE le disposizioni approvate dal Consiglio a seguito di mozioni di indirizzo e su questo argomento le truppe cammellate diventano essenziali perché i mali di pancia nella maggioranza sono ancora a livello di spasmo: siamo convinti che sarà proprio la maggioranza a chiedere il voto per scrutinio segreto per evitare che si scoprano gli altarini

- Una delibera consiliare proposta da tutti i consiglieri di opposizione (meno Coppola e Migliaccio) con la quale si propone di destinare tutti gli alloggi acquisiti al patrimonio comunale a sostegno delle famiglie sfrattate: che faranno Liccardo & C.: diranno che l’opposizione è stata più lungimirante di loro votando a favore o voteranno contro sapendo di inimicarsi così tutta quella parte di città che vive ogni giorno problemi drammatici? Un bel dilemma: meglio rimandare

- Una mozione a firma della Consigliera Anna Garofalo del Gruppo Consiliare "L’Altra Marano" per chiedere l’apertura di una sportello di anagrafe a Torre Caracciolo: la frazione scenderà in massa a presenziare al Consiglio per cercare di rompere l’isolamento al quale è condannata da anni: e la maggioranza si troverà ancora una volta nell’imbarazzante posizione di dover votare contro per non dare ragione all’Altra Marano scatenando le ire degli abitanti della collina o votare a favore dimostrando di nuovo di arrivare seconda sui problemi della gente
La posizione dello struzzo
Conoscendo Liccardo, che è ben altra cosa dal Riccardo cuor di leone, pensiamo che cercherà di rimandare la discussione il più a lungo possibile imitando il costume degli struzzi che infilano la sabbia sotto la testa credendo così di farla franca, ma ha pensato il nostro Sindaco alla fine che potrebbe fare la parte del corpo che in questo caso rimarrebbe pericolosamente esposta?