Apr 30 - SCRUTINATORI PER LE ELEZIONI EUROPEE: TORNA LA TRASTOLA - Lottizzazioni e clientele nella scelta degli scrutinatori

Apr 30 - SCRUTINATORI PER LE ELEZIONI EUROPEE: TORNA LA TRASTOLA - Lottizzazioni e clientele nella scelta degli scrutinatori

Il lupo perde il pelo ma non il vizio
Il buon vecchio sistema della scelta degli scrutinatori elettorali tramite un asettico e imparziale sorteggio è durato lo spazio del commissariamento; non appena la decisione è tornata in mano alla politica paesana si sono sfrenati i più repellenti istinti clientelari e sono partite senza ritegno manovre di bassissimo cabotaggio orientate a trasformare in questuanti e leccaculo degli onesti cittadini che avevano presentato regolare domanda per essere inseriti nell’albo degli scrutinatori contando di esserne abilitati in forza della loro appartenenza alle liste elettorali del Comune
Sulla base delle trastole che sta ordendo una sempre più dequalificata Teresa Giaccio, assurta al ruolo di vice-sindaco per meriti di parentela e diventata presto il deus ex machina di tutto il sottobosco amministrativo con licenza di tessere intrighi, per essere chiamato a scrutinare le schede elettorali non ti basterà aver presentato in tempo una dignitosa domanda e incrociare le dita sperando che, a parità di diritti con tutti gli altri, la dea bendata scelga proprio te, ma devi andare con il cappello in mano a mendicare dal Sindaco, da qualche Assessore o da qualche Consigliere Comunale il favore di venire scelto dimostrando quel tanto di servilismo e sottomissione che ti mortifica dal didentro e impegnandoti a restituire il favore alla prima occasione elettorale che si presenterà
 
La “trastola”
Senza che si sia riunita nessuna commissione, senza che sia stata verbalizzata nessuna decisione ufficiale e, facendo camminare sul filo e a bassa voce la notizia, i vari gruppi consiliari sono stati “invitati” a indicare entro e non oltre la giornata di oggi i nominativi dei loro “clienti” in ragione di 6 per ogni consigliere con una cinquantina di “posti” riservati al Sindaco e ai suoi Assessori; saranno questi clienti che la commissione, composta interamente da consiglieri di maggioranza e presieduta dal Sindaco, che ha benedetto e sottoscritto la trastola, nominerà scrutinatori scartando tutti quelli che non hanno avuto il mazzo di appartenere al bastone,  magari che non hanno nemmeno saputo che bisognava sottoporsi a questa umiliante procedura per avere una qualche chance o che hanno quel tanto di dignità che non ha loro consentito di andarsi a sottomettere
 
Una scelta ingiusta, probabilmente illegittima e certamente squallida
L’unica ragione per la quale i Consiglieri de L’Altra Marano si erano proposti per entrare a far parte della Commissione Elettorale era proprio quella di impedire lo scempio facendo mancare, con la loro posizione decisa a favore del sorteggio, quella unanimità nella scelta per chiamata diretta che la legge prevede; l’accordo trasversale, già sancito all’epoca, prevedeva che il ruolo rimanesse saldamente in mano ai fautori dell’accrocco e fra i consiglieri di opposizione fu scelto quel Marco Tagliaferri che oggi milita nelle file della maggioranza ed è quello che più degli altri componenti della Commissione (Biagio Baiano e Luigi Di Marino) si danna l’anima per far funzionare la trastola giustificando il tutto con l’insulsa motivazione che in questo modo le scelte verteranno fra quelli che “loro” riterranno più bisognosi e non si capisce perché i più bisognosi siano sempre i loro lacché, il tutto in perfetta linea con il concetto indecente di comprarsi la fame con un pezzo di pane.
 
Le responsabilità del Sindaco
La Commissione Elettorale è, come dicevamo sopra, presieduta dal Sindaco il quale, nell’ipocrisia che è diventato il tratto peculiare del suo operato, ha assegnato alla Giaccio il compito a lei congeniale di tessere le trame, ma l’idea che tutta l’operazione sia da attribuire a una sua precisa volontà trova conferma nel fatto che ha riservato a sé la bellezza di 50 posti da assegnare fra i suoi leccaculo personali
 

C’è qualcuno che crede ancora alla favola del giovane sindaco, pieno di buona volontà ma un po’ inesperto, che porterà a Marano una ventata di aria nuova? Che sia giovane non ci sono dubbi, che sia inesperto nell’amministrare la città lo constatiamo tutti i giorni, ma nella gestione del sottobosco della politica abbiamo scoperto da tempo che ha l’esperienza navigata delle zoccole vecchie.