Apr 29 - SPIGOLATURE DA UN CONSIGLIO COMUNALE: MARIONETTE SENZA FILI - Vi racconto come il Sindaco e i suoi votano gli atti senza sapere quello che approvano

Apr 29 - SPIGOLATURE DA UN CONSIGLIO COMUNALE: MARIONETTE SENZA FILI - Vi racconto come il Sindaco e i suoi votano gli atti senza sapere quello che approvano

 
Non siamo mai stati particolarmente convinti che nelle file della maggioranza che siede oggi nel Consiglio Comunale di Marano albergassero dei cloni di Pico della Mirandola né ci era mai capitata fino a oggi la più piccola occasione per cogliervi segnali di una particolare vivacità mentale e culturale, ma l’ultima riunione dell’assise cittadina, fra i tanti elementi di riflessione sui quali torneremo più di una volta, ci ha consegnato la foto impietosa di una pochezza senza precedenti sulla quale avremmo preferito, per carità di patria, sorvolare ma che siamo costretti a riportare per dovere di cronaca
 
Il verbale incredibile
Al primo punto dell’ordine del giorno figurava l’approvazione del verbale dell’ultimo Consiglio convocato dalla Amministrazione, quello del lontano 30 gennaio 2014, verbale che viene approvato con il voto quasi unanime dei presenti; è invece sul secondo punto, quello che propone all’approvazione il verbale del 14 marzo 2014 (quello richiesto dall’opposizione per discutere del problema del lavoro) che i risultati della votazione si differenziano in maniera molto netta: i consiglieri dell’opposizione esprimono un netto e categorico voto contrario mentre tutta la maggioranza, a partire dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio, con l’aggiunta di Tagliaferri e Migliaccio che hanno appena fatto il salto della quaglia e approfittano dell’occasione per mostrare la perfetta sintonia con il nuovo contesto, alzano la mano senza titubanza per un’approvazione incondizionata
A chiarire la vicenda arriva la mozione d’ordine proposta dal Consigliere Bertini che chiede che il voto venga riconsiderato ritenendo che i Consiglieri di maggioranza abbiano approvato il verbale SENZA AVERNE LETTO IL CONTENUTO: lo sconcerto e l’incredulità si leggono in maniera palpabile sul viso del Presidente del Consiglio, un po’ meno su quello del Sindaco il quale, si sa, arriva sempre un attimo dopo a capire le cose, e su quello della segretaria generale del Comune che recupera rapidamente le carte e capisce di botto quello che è successo sbiancando in volto: in realtà il verbale registra così l’esito della votazione sulla delibera riguardante il “problema lavoro”:
“Presenti: n° 24
Votanti: n° 22
Voti favorevoli 14: Abbatiello, Bertini, Garofalo, Migliaccio, Palladino, Paragliola, Passariello, Recupido, Sorrentino, Tagliaferri
Voti contrari 8: Abbatiello, Bertini, Garofalo, Palladino, Paragliola, Passariello, Recupido, Sorrentino
Astenuti 2: Migliaccio, Tagliaferri”
Un pateracchio immane nel quale succede di tutto:
-        i votanti sarebbero 22 ma in realtà ne vengono elencati solo 20
-        i voti favorevoli dovrebbero essere 14 ma quelli indicati per nome sono solo 10
-        Abbatiello, Bertini, Garofalo, Palladino, Paragliola, Recupido e Sorrentino vengono elencati fra quelli che hanno votato a favore e subito sotto vengono rielencati fra quelli che hanno votato contro.
-        Migliaccio e Tagliaferri, che fanno il loro pubblico ingresso nel clan degli irresponsabili, vengono indicati sia come “astenuti” che come votanti a favore.
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I responsabili
Responsabili dello “zarro” sono fondamentalmente la Segretaria Generale e la Presidente del Consiglio che hanno proposto all’approvazione il verbale e l’hanno firmato asserendo testualmente che “i verbali sono stati redatti conformemente alla volontà espressa dal pubblico consesso” e questo fatto, unitamente a qualche manifesto affisso artatamente fuori tempo utile, depone a favore di una colpevole superficialità da parte della Segretaria e, ancor di più, da parte della Presidente del Consiglio la quale ha addirittura votato per la approvazione del verbale appezzottato dopo che lo ha firmato senza averlo letto.
 
Gli irresponsabili

Approvare un documento ufficiale senza averlo degnato nemmeno di una lettura superficiale ci sembra la quintessenza di una incredibile irresponsabilità che accumuna il Sindaco, il cui ruolo postula una insostituibile funzione di controllo, quei pomposi consiglieri che “dormono nel letto della sapienza” e che distribuiscono sapienza a destra e manca e quello stuolo di ragazzini che sono diventati consiglieri per far contento papà e per dare lustro alla famiglia che, nel contesto di vieta paesanità che domina la città, un figlio consigliere comunale lo considera un importante fiore all’occhiello.
Per non fare torto a nessuno passiamo a indicare uno per uno quei consiglieri che, ricevuto l’ordine di votare a favore di tutte le cose proposte dalla Amministrazione e votare contro tutte quelle che vengono proposte dall’opposizione, l’unico gesto comandato dal cervello che si impongono di compiere è quello di comandare l’alzata della mano a seconda della bisogna, e li indichiamo in ordine scrupolosamente alfabetico:
Alfiero Castrese
Astarita Concetta
Baiano Biagio
De Biase Raffaele
De Stefano Salvatore
Del Fiore Maria
Di Guida Angela
Di Marino Luigi
Granata Mario
Marra Vincenzo
Migliaccio Francesco
Pellecchia Eduardo
Ricciardiello Salvatore
Sansone Giorgio
Tagliaferri Marco
 
 
E’ a loro oggi che è affidata la guida della città…aspettarsi qualcosa di più e di meglio sarebbe decisamente un follia.