IL CONSIGLIO SOSPESO
Se c’è una cosa che il Sindaco e la sua scalcinata maggioranza amano come si ama una mazzata fra capo e collo sono i Consigli comunali che si stanno diradando sempre più e che, se non ci fosse ogni tanto una convocazione straordinaria su iniziativa dei Consiglieri di opposizione, finirebbero con lo scomparire proprio fra le attività istituzionali lasciando ogni decisione alle conventicole fra cumpari e cumparielli che fra una giunta e un capannello passano il loro tempo in continue defatiganti discussioni di carattere fondamentalmente spartitorio
Il segno più evidente di una sottoconsiderazione di quello che è il massimo organo di gestione democratica di una città è il fatto che il Consiglio Comunale del 26 marzo, al quale la maggioranza si era presentata incompleta, è stato sospeso al momento della votazione per mancanza del numero legale allorché i Consiglieri di opposizione, che avevano tenuto in piedi l’assemblea al solo scopo di poter esprimere compiutamente le loro opinioni in un dibattito a senso unico, hanno abbandonato l’aula lasciando alla maggioranza tutta intera la responsabilità di non essersi presentata completa e non consentire la conclusione dei lavori Nel dichiarare deserta la seduta il Presidente ha rimandato la ripresa del Consiglio a una prossima assemblea, in seconda seduta, che di norma si tiene il giorno successivo
Questa volta però, ed è la prima volta nella storia istituzionale della città, la cosa non è andata così e a 20 giorni di distanza la riunione in seconda convocazione non è ancora stata diramata Lassismo, menefreghismo, mancanza di interesse, incapacità di mettere insieme i numeri di una maggioranza che litiga su tutto? Non sappiamo esattamente le ragioni per le quali il Presidente non ha proceduto; sappiamo però che ha preteso un parere scritto del Segretario Generale che ormai ha il ruolo formale e ufficiale di consigliori della Amministrazione, che ha convocato una irrituale conferenza dei Capigruppo alla quale la minoranza ha evitato di partecipare non avendo nessuna intenzione di togliere le castagne dal fuoco di una maggioranza totalmente incartata, che non è riuscito a dipanare la matassa e che quel Consiglio Comunale sospeso il 26 marzo al 15 aprile non è ancora stato ripreso e concluso
Abbiamo però cercato di capire quali siano le motivazioni di questa inamovibile idiosincrasia dell’Amministrazione e di tutta la maggioranza per le riunioni del civico consesso e proviamo a raccontarle in ordine sparso ai nostri lettori per aver magari anche il conforto del loro parere
LA POCHEZZA DELL’AMMINISTRAZIONE
Un’Amministrazione che amministri, progetti, proponga, sviluppi idee produce atti, molti dei quali finiscono in Consiglio; il fatto che di Consigli se ne fa uno ogni morte di papa augurandosi che il papa viva a lungo è la cartina di tornasole dell’inefficienza di fatto di un’Amministrazione che sono ormai due anni che non è capace di cavare un ragno dal buco
COMPLESSO DI INFERIORITÀ
Proprio nella riunione del 26 marzo è emersa l’enorme distanza che c’è fra la preparazione, il livello culturale, la ricchezza della idee, la capacità di elaborazione e la scioltezza nella esposizione che hanno i consiglieri di opposizione e l’assoluto encefalogramma piatto di quelli di maggioranza. Per tutta la durata del Consiglio che si è aperto alle 18,35 e si chiuso dopo le 22 non c’è stato un solo consigliere di maggioranza che abbia preso la parola lasciando solo il sindaco nell’improbo e improbabile compito di spiccicare due parole, farfugliare quattro fregnacce senza senso e cercare di fronteggiare il fuoco di fila dell’opposizione che ha letteralmente massacrato la maggioranza che ha incassato tutto senza profferire parola al punto che il Consigliere Recupido ha sentito il bisogno di rassicurare il pubblico “guardate -ha detto - vi assicuro che non sono finti e non sono sordomuti”
E’chiaro che questa totale mancanza di idee, questa assoluta impreparazione, il fatto che ci siano molti che non leggono nemmeno gli atti che dovranno discutere e altri che magari li leggono ma non li capiscono, la passione che ci mettono quelli dell’opposizione che fa risaltare l’apatia strutturale degli avversari che si accorgono di essere vivi solo al momento di alzare la mano, sono tutte cose che emergono puntualmente e che con il tempo hanno creato un vero e proprio complesso di inferiorità che non può essere sanato per mancanza di requisiti per cui il modo migliore per attutire il colpo è non fare Consigli Comunali
LA PAURA DELLE ZELLE
I contrasti a tutto campo che tengono sempre in fibrillazione la maggioranza molte volte sono emersi proprio in occasione delle riunioni di Consiglio non tanto nel confronto ma nella più banale strategia delle assenze simboliche e il Sindaco, che sa di quali morsi sono capaci i piranas che si trova attorno, non è mai sicuro di uscirsene senza venire impallinato dal fuoco amico. Meglio ridurre i rischi e evitare l’aula consiliare.
Siamo proprio sicuri che affidata nella mani di questa armata di zombies la città possa cavarsela?