
L’oggetto misterioso
Nessuno a Marano sapeva nemmeno che al mondo esistesse un ingegnere chiamato Pitocchi e, quando nel gennaio del 2009, all’improvviso, se lo videro capitare dalle nostre parti, furono in molti a domandarsi da quale strano cilindro fosse stato estratto questo corpulento ingegnere con barba e per quali straordinari meriti venisse a dirigere l’Ufficio Tecnico di un comune di frontiera come il nostro. La risposta non tardò ad arrivare quando, nemmeno venti giorni dopo il suo arrivo e molto prima che venisse emanato il decreto di nomina che il sindaco Perrotta firmò solo nell’aprile del 2010, sfornò nel chiuso della sua stanza, la bellezza di 22 licenze edilizie tutte intestate alla società Iniziative Industriali della famiglia Cesaro che stava realizzando il PIP sul nostro territorio e che da tempo erano tenute sospese, per motivi che è facile intuire, dal precedente Dirigente dell’UTC. La singolare iniziativa, che trascurando tutte le altre pratiche che giacevano da tempi precedenti prendeva in considerazione solo quelle che interessavano Cesaro, stuzzicò la curiosità generale e internet fece il resto diffondendo ai quattro venti la notizia delle tresche che in quel di Aversa avevano già visto coinvolti i due soggetti in faccende da sant’uffizio.
Si scoprì per chi e perché Pitocchi era approdato a Marano portando con sé un modus operandi che ha preso rapidamente piede trasformando l’Ufficio Tecnico in un “imbroglificio” che ha travolto tutto e tutti.
L’impunito
In un clima generale che era quello dell’assalto alla diligenza, operazione alle quale si dedicavano quotidianamente il sindaco e i suoi, l’Ing. Pitocchi ha avuto gioco facile nell’imporre il suo modo di gestire i lavori pubblici e l’urbanistica improntato alla più spudorata spregiudicatezza che rivelava una sicurezza dell’impunità a dir poco sconcertante.
Tutte le gare venivano gestite a trattativa privata indipendentemente dagli importi e in barba a tutte le leggi e i regolamenti e tutti gli appalti finivano regolarmente come dovevano finire, gli incarichi professionali venivano scientificamente e scientemente lottizzati in perfetta combutta con amministratori e politici e molti andavano a quella Seteco Engineering che, per una strana coincidenza, aveva la sede sociale allo stesso indirizzo della residenza di Pitocchi. Furbo di sette camicie riusciva a tenere buoni sindaco, assessori e consiglieri facendo partecipare tutti alle mandragole che imbastiva e distribuendo favori senza limiti e senza ritegno come nel caso della licenza edilizia richiesta dal consigliere Simioli il 29 marzo e firmata il 4 aprile (abitualmente al Comune di Marano per avere una licenza non ci vuole meno di un anno!) o come nel caso della redazione di ridicoli piani preliminari per le lottizzazioni PEEP che l’assessore Morra voleva lanciare a tutti i costi.
Sicumera becera e tracotanza arrogante, insieme alla già richiamata sicurezza dell’impunità, gli consentivano di fregarsene altamente delle critiche dei consiglieri di opposizione e delle loro richieste di chiarimenti alle quali si rifiutava semplicemente di dare risposta, di non preoccuparsi più di tanto degli esposti e delle denunce o di rifiutare di adeguarsi alle stesse disposizioni dell’amministrazione che imponevano la pubblicazione delle determine sull’albo pretorio on line, determine che evitava accuratamente di pubblicare o che pubblicava, quelle rare volte che lo faceva, su un “albo interno” nascosto ai più.
A servizio di due Comuni
Sicuro che nessuno poteva fargli niente e che tutto gli era consentito pochi mesi dopo essere stato paracadutato al Comune di Marano a fare il dirigente l’Ing. Pitocchi va a fare il dirigente anche al Comune di Gricignano di Aversa in aperto e sfacciato contrasto con la legge che impone l’esclusiva per il contratto di impiego dopo che, a seguito dell’osservazione dell’ispettore del MEF, aveva dovuto rivedere il suo contratto con il Comune di Marano dove era illegittimamente previsto che potesse svolgere un’attività professionale in proprio con tanto di partita IVA.
I manutengoli e gli sponsors
Comportamenti così ostentatamente prevaricatori e illegali non potevano certamente essere portati avanti se non in un clima di complicità generale da parte di amministratori e politici fra i quali c’era chi non poteva e non doveva vedere per ordini superiori, c’era chi non vedeva perché un dirigente così faceva comodo anche a lui e lo sponsorizzava ad alta voce come Simioli e Morra che lo hanno da sempre indicato come il miglior tecnico che Marano abbia mai avuto, c’era chi non vedeva perché non voleva cantare fuori dal coro ma tutti quanti, senza distinzione alcuna, sapevano e, ipocritamente, fingevano di non sapere.
L’ipocrisia al potere

“scoperto tramite il sito Internet del Comune di Gricignano D’Aversa che l’Ing. Gennaro Pitocchi, contemporaneamente al Comune di Marano, ricopre anche in quel Comune (dove è facilmente reperibile telefonando al n° 081.5026524) l’incarico di dirigente dell’area tecnica in forza di un decreto sindacale emanato il 18.6.2009 cioè quando già da sei mesi svolgeva le funzioni di dirigente a Marano in aperto e grave contrasto con quanto dispone il Dlgs 165/01 art. 53 che impone l’esclusiva per il contratto di impiego”.
Leggere il resoconto degli interventi sarebbe per i nostri lettori una sana lezione sull’ipocrisia.
I vari consiglieri e assessori che quando volevano parlare con Pitocchi lo chiamavano al Comune di Gricignano giurano di non sapere niente, chiedono al segretario generale se ci sia o meno l’incompatibilità di cui parla Bertini, il Segretario dice che se c’è doppio incarico c’è incompatibilità, il Sindaco legge una lettera di Pitocchi che si dice disposto a rimuovere eventuali incompatibilità se ce ne sono (la risposta sarebbe già implicita nella dichiarazione del segretario) tutti decidono di mandare una lettera al Comune di Gricignano per chiedere se è vero che Pitocchi lavora per loro.
Il Consiglio Comunale, con i voti di tutta la maggioranza, respinge la mozione e Pitocchi resta al suo posto dove gestisce i milionari incarichi professionali per il PIU Europa e continua a fare sfracelli. Sciolto il Consiglio Comunale di Gricignano per infiltrazioni camorristiche arriva la risposta del Commissario Prefettizio che conferma tutto quello che aveva detto Bertini ma il Dott. Domenico De Biase (un altro dei tre lanzichenecchi di Perrotta) la nasconde accuratamente e tutto fila diritto fino al termine dell’amministrazione Perrotta.
Il Dirigente è ufficialmente illegale


Così andava il mondo
…o, meglio, così andavano le cose a Marano quando la comandava il PD e così vorrebbero che tornasse ad andare quelli che il solito PD ha la sfrontatezza di candidare per le prossime elezioni: come faranno a fingere di non sapere quelli che si propongono come alleati in quello sgangherato schieramento che insistono nel chiamare centrosinistra?