3 marzo 2014 - Oggetto: richiesta formale di annullamento della delibera di Giunta Municipale n° 79 del 10.12.2013, diffida e preannuncio di ricorso all’autorità giudiziaria
Gruppo Consiliare
Al Sindaco di Marano
All’Ass. G. Ruggiero
Al Dirigente dell’Area Ammin.
Al Segretario Generale
Comune di Marano
p.c. ai Capigruppo Comunali
Marano, 3 marzo 2014
Rep. 100
Oggetto: richiesta formale di annullamento della delibera di Giunta Municipale n° 79 del 10.12.2013, diffida e preannuncio di ricorso all’autorità giudiziaria
Con la presente si propone formale richiesta di annullamento della delibera in oggetto per manifesta illegittimità che si sostanzia nei seguenti motivi
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Viene concessa un’area pubblica per una mostra-mercato senza che il Consiglio abbia mai deciso l’istituzione di un’area mercatale
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E’ assolutamente indeterminata l’individuazione dell’area indicata genericamente come “spazi necessari adiacenti il liceo Segré” senza che se ne quantifichino le superfici e se ne delimitino i confini
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L’atto viene adottato senza il preventivo e necessario parere di viabilità rilasciato dal dirigente responsabile del settore della Polizia Municipale
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L’individuazione del contraente fatta direttamente dalla Giunta costituisce un atto di mera gestione debordando dall’ambito di competenza dell’organo amministrativo politico
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La richiesta avanzata dalla associazione non costituisce elemento di esclusività pertanto, approvatane l’idea, la Giunta avrebbe dovuto emanare un atto di indirizzo e disporre la pubblicazione di un bando rivolto a chiunque avesse interesse all’iniziativa e demandando alla dirigenza gli atti di selezione
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La proposta avanzata dalla associazione, condivisa e sponsorizzata dall’assessore, parte da una falsa premessa di tipo ecologico propalando un’idea di riuso e riciclo ma in effetti sottende un’iniziativa di esplicito interesse commerciale laddove nella relazione dell’assessore si parla di “vendita di manufatti nuovi e usati…” e si legge il proposito di “offrire l’opportunità di esporre e VENDERE i propri manufatti agli artigiani…” sono termini che inequivocabilmente evocano una attività di vendita e il profilo commerciale si completa con il ricavo che l’associazione ne trarrebbe “vendendo” gli spazi espositivi e gli stands
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Chiarito il lato commerciale dell’operazione l’assegnazione a titolo gratuito dello spazio pubblico si configura come un evidente favore fatto a privati e l’individuazione diretta del contraente può rilevare profili di carattere penale mentre non sono avulsi quelli del danno patrimoniale.
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Non mancano elementi di dubbio in riferimento al profilo fiscale dell’operazione
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E’ quanto mai disdicevole il fatto che il Comune conceda il patrocinio morale a una iniziativa commerciale truccata in maniera maldestra con contorni socio-ecologici
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La citazione dell’art. 4 comma 4 lettera d dello statuto depone per una malcelata intenzione di depistare visto che l’assunto dell’articolo non risulta avere nessuna attinenza con il progetto sposato dalla amministrazione con l’atto deliberativo in questione
Per tutto quanto esposto sopra il Gruppo Consiliare scrivente conferma la richiesta di annullamento della delibera chiarendo che non potrà essere ritenuto in alcun modo soddisfacente il mero “congelamento” della stessa evitando di dare seguito agli atti gestionali che ne conseguono e precisando che la presente costituisce formale atto di diffida e messa in mora e che elasso inutilmente il termine di trenta giorni si adiranno le competenti autorità giudiziarie.
Distinti saluti
Mauro Bertini
Consigliere Comunale
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